Vandalismi a San Pietro, quattro giovani denunciati
Due ragazzi maggiorenni e le amiche minorenni nei guai per l’imbrattamento di Halloween. Decisive le telecamere
Gli imbrattatori della notte di Halloween, forse i responsabili degli atti vandalici alla chiesa monumento nazionale di San Pietro a Gemonio hanno un volto, un nome e un cognome.
Sono stati sentiti dai carabinieri di Cuvio, che li hanno chiamati in caserma, alcuni coi genitori, perché minorenni. E sono scattate le denunce: finiranno di fronte a un giudice.
Il clamoroso deturpamento delle cappelle della via crucis nell’ingresso dell’amatissima chiesa aveva provocato rabbia e sconforto non solo nella comunità del fedeli, all’indomani della festa di Halloween.
Un risveglio triste per Gemonio, con le foto delle soste della via sacra deturpata che fecero rapidamente il giro del web.
Il lavoro dei carabinieri di Cuvio, fatto nell’immediatezza, già il primo di novembre, ha dato i suoi frutti.
Sono infatti state scandagliate le telecamere di video sorveglianza alla chiesa, che avevano mostrato poco più di movimenti di alcune ombre che con bombolette spray scrivevano sui monumenti religiosi, per poi sparire.
A queste immagini sono poi state incrociate quelle delle telecamere che fotografano le targhe di tutte le auto che transitano dalla zona: è bastato interpolare questi dati per stringere il cerchio e dare un nome e un cognome ai sospetti.
Sono due ragazzi maggiorenni di 20 e 22 anni e due ragazzine di 14 e 15 anni, tutti della zona, residenti nei dintorni di Besozzo.
I carabinieri hanno sequestrato anche i cellulari dei giovani, dai quali risultavano scambi di messaggi su whatsapp nei quali apparivano le notizie di stampa relative alla “bravata”.
I militari hanno così fatto scattare le denunce; la posizione dei ragazzi è al vaglio della magistratura per danneggiamento aggravato di beni e monumenti architettonici e imbrattamento.
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Ai genitori dico solo una cosa: mission accomplished! Well done!
L’unico modo per far desistere dalle bravate i vandali è quello di colpirli nel portafoglio. Spero che in questo caso vengano spremuti ben bene. Spero anche che i genitori delle minorenni le mettano in riga impedendo frequentazioni poco raccomandabili.