Acquistano centinaia di bottiglie di Chianti con un assegno rubato, denunciati
Una coppia residente a Busto avrebbe messo a segno una truffa ad un'azienda vinicola dalla quale avevano acquistato il vino di cui andavano ghiotti per una cifra di 20 mila euro

Acquistano bottiglie di vino Chianti per 20 mila euro ma pagano con un assegno “rubato” ad una concittadina di Busto Arsizio. La coppia (lei cinese di 45 anni e lui 70enne nato in Malesia) risulta residente a Busto Arsizio ed è stata denunciata dai Carabinieri per una truffa ai danni di un’azienda vinicola di Castellina in Chianti. La notizia è stata riportata da alcuni quotidiani a diffusione locale del territorio senese.
La coppia era conosciuta dai titolari dell’azienda, essendo clienti di vecchia data e sempre puntuali nei pagamenti, e proprio grazie a questo fatto ha ordinato, in più volte, centinaia di bottiglie di Chianti per un importo totale di 20mila euro.
A sostegno della loro solvibilità, i due hanno anche lasciato in pegno un assegno di 46mila euro, di gran lunga superiore alla cifra che avrebbero dovuto versare all’azienda per il vino acquistato. Dopo alcuni giorni i titolari si accorgono che il pagamento non era stato ancora effettuato e sono andati in banca per riscuotere l’assegno che avevano lasciato in garanzia.
Così hanno scoperto che il titolo risultava rubato ad una donna e che, dunque, non era riscuotibile. Accortisi dell’inganno hanno denunciato tutto ai Carabinieri della stazione di Castellina in Chianti, che hanno fatto scattare le indagini.
I militari accertano che la firma sull’assegno non corrisponde alla persona titolare del conto corrente, una donna di Busto Arsizio che non si era nemmeno ancora accorta della scomparsa dell’assegno. La coppia è stata denunciata, ma le indagini dei carabinieri e della Procura vanno avanti.
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