Come fare Trading sul Bitcoin ed altre criptovalute

Dagli anni ’90 il business del trading ha subito un’autentica rivoluzione: sono nate le piattaforme per il trading online e i costi delle transazioni si sono ridotti in modo estremamente significativo

vario

Il bitcoin è una criptovaluta che è stata creata nel 2009 e veniva allora scambiata (nei pochi circuiti che lo permettevano) per molto meno di un centesimo. vale 1 dollaro solo nel 2011, ma dovranno passare ancora 2 anni prima che diventi popolare: è il 2013, la soglia de 500 dollari viene sfondata e nel mondo della finanza anglosassone si intravedono i primi sintomi della “febbre” da bitcoin. dopo le montane russe del 2014-2015, il 2016 è l’anno della maturità, ma il vero e proprio boom si verifica nel 2017, quando la valutazione aumenta del 2000% passando da a circa 16.5000 $, ed il bitcoin è ormai accettato in tutti i principali paesi del mondo. cosa ha potuto determinare un tale successo per un mezzo di pagamento virtuale praticamente sconosciuto ai più solo 5 anni fa? (e ancora sconosciuto a molti in italia)? bitcoin ha alcune caratteristiche peculiari che si sono rivelate vincenti: anonimato, decentralizzazione, e soprattutto il numero limitato di bitcoin creabile. quest’ultima caratteristica è stata indubbiamente decisiva per evitare una inflazione di bitcoin sul mercato, con relativa ed inevitabile perdita di valore.

Investire tramite le piattaforme di exchange trading

Dagli anni ’90 il business del trading ha subito un’autentica rivoluzione: sono nate le piattaforme per il trading online, quasi tutte le banche ne hanno una propria in dotazione ai clienti, e i costi delle transazioni si sono ridotti in modo estremamente significativo. Le piattaforme per acquistare e vendere criptovalute sono degli “exchange”, cioè connettono i vari ordini, di acquisto e di vendita, sul mercato mondiale. come scegliere tra un’offerta vastissima l’exchange trading che faccia per noi? partiamo innanzitutto un’analisi dei costi e della normativa.

  • lo”spred” che applica la piattaforma, che non è altro che il differenziale tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto. più ridotto è più conveniente per noi operare
  • le commissioni. sono ormai ridottissime, e pochi le applicano: si consiglia vivamente di scegliere un broker dove possiamo fare a meno di pagarle
  • la normativa a cui fa riferimento la piattaforma, che varia moltissimo a seconda del paese dove ha sede legale e dell’ente preposto alla vigilanza. oltre che per eventuali controversie, una verifica è importante anche per il modo di operare del broker stesso: per esempio la legge non sempre impone di “emanare” l’ordine di vendita o di acquisto. in questo caso la piattaforma può decidere di bancarlo assumendosi il rischio, fungendo non più da exchange (intermediario che guadagna grazie all’agio, il famoso spred che trattavamo prima), ma da vero e proprio “banco”, scommettendo contro di noi (facile dedurne le implicazioni).

Investimento breve/ lungo periodo

Se decideremo di investire in criptovalute, per esempio di acquistare, nel breve periodo, dovremo sperare in una significativa variazione positiva del valore per realizzare un buon profit. Successivamente, potremo decidere di vendere e realizzare oppure di mantenere l’investimento in bitcoin. investire nel breve periodo è in genere più incerto rispetto ad un investimento nel medio-lungo periodo, e per aumentare i profitti molti ricorrono all’effetto leva; certo vista la rapidissima saliti dei prezzi degli ultimi mesi, anche molti investitori intra-day avranno tratto un buon margine, seppur poco significativo rispetto a chi ha optato per un investimento di medio-lungo periodo (per esempio comprando un bitcoin a gennaio 2017 e conservando l’investimento sino ad oggi).

Investire in frazioni di bitcoin

Visto l’alto valore attuale del bitcoin (oltre 17.000 $), un entry-level che potrebbe rivelarsi ostico per alcuni nuovi investitori, è possibile anche acquistare frazioni più piccole di bitcoin. infatti la criptovaluta è divisibile fino a 8 unità decimali.

Effetto leva

Con l’effetto si ha l’opportunità di controllare somme elevate, se non elevatissime, depositando un ammontare ridotto sul proprio conto. per esempio con una leva 1:100 , si possono investire 17.000 € con soli 170 €. tuttavia, quando ci si avvale di questo strumento, è necessario mantenersi accorti e disciplinati, e applicare in maniera ferrea alcune regole: fissazione dello stop loss, monitoraggio costante della posizione acquisita, evitare di aprire troppe posizioni contemporaneamente.

Investire con i cfd

I cdf sono uno strumento finanziario che consente di operare su un determinato bene (per esempio il bitcoin) sena possedere il bene stesso. con i “contract for difference”, di fatto scommettiamo che l’andamento del mercato vada nella direzione da noi pronosticata, cioè nell’abbassamento o innalzamento del valore del bene alla chiusura del contratto rispetto al valore che aveva all’apertura del contratto stesso. vi propongo 2 semplici esempi:

  1. scommetto che il valore del bitcoin alla chiusura del contratto sarà più alto rispetto a quello di apertura, cioè assumo una posizione lunga, o di acquisto. se il valore del bitcoin salira’, registrerò un profitto, se invece scenderà registrerò una perdita
  2. scommetto che il valore del bitcoin alla chiusura del contratto sarà più basso rispetto a quello di apertura, cioè assumo una posizione corta, o di vendita. se il valore del bitcoin scendera’, registrerò un profitto, se salirà scenderà registrerò una perdita

I cdf possono essere soggetti a leva finanziaria e in essi sono presenti 2 tipi di margine:

  • margine iniziale, dato dalla seguente formula: (prezzo di apertura della posizione * dimensione della transazione) * percentuale del margine iniziale
  • margine di manutenzione, calcolato con quest’altra formula: (prezzo di apertura della posizione * dimensione della transazione)* percentuale di margine di manutenzione.

Considerazioni importanti

Attualmente il bitcoin è da molti investitori equiparato ad un bene rifugio, cosa non trascurabile visto il momento turbolento che vivono i mercati. Bitcoin ha un considerevole vantaggio rispetto alle altre valute  che prima abbiamo accennato: è soggetto ad una emissione limitata, di conseguenza non può essere sensibili ai meccanismi inflattivi (con relativo deprezzamento) che colpiscono le altre divise.

Bitcoin ha visto un trend decisamente rialzista in particolare negli ultimi mesi. chi ha venduto, ha acquisito posizioni short (per esempio sui cfd), chi ha acquisito posizioni marcatamente short con effetto leva, in previsione di una bolla che non è ancora scoppiata, nel migliore dei casi ha perso molto denaro, nel peggiore.. beh, meglio non pensarci. bitcoin prima o poi potrebbe perdere valore, o è destinato a toccare quota 100.000 $, come sostengono alcuni analisti? per ora non ci è dato saperlo, certamente un buon trader sa che anticipare il trend può essere una scelta distruttiva; consigliamo vivamente di seguire il trend attuale, e di cambiare rotta solo quando i mercati daranno segnali inequivocabili in tal senso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Dicembre 2017
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