La Polizia postale in campo contro le fake news
Ecco come funziona il "pulsante rosso" che vi permetterà di segnalare notizie false o diffamatorie

Un “bottone rosso” della Polizia postale contro le fake news. È questo il nuovo strumento (qui trovate il comunicato stampa della Polizia di Stato) per contrastare le bufale che circolano in rete, presentato ieri, giovedì 18 gennaio, dal ministro dell’Interno Marco Minniti e dal capo della Polizia Franco Gabrielli.
Il servizio a cui i cittadini potranno accedere sarà, appunto, un pulsante sul sito del commissariato di Polizia postale (qui): una volta ottenuta la segnalazione, la Polizia raccoglierà le informazioni in proposito per verificare se si tratta davvero di notizie infondate.
Come funziona il red button
Una volta ricevuta la notifica di una fake news, la Polizia aprirà un canale diretto di comunicazione con chi ha segnalato. Quindi la polizia postale avvierà le verifiche, solo di fronte a notizie “manifestamente infondate o tendenziose, ovvero apertamente diffamatorie”.
A quel punto si seguiranno diverse strade: verrà dato risalto sul sito del Commissariato on line e sui canali istituzionali alle smentite ufficiali, nel caso ci fossero, con l’obiettivo di “viralizzare la contronarrazione istituzionale” e verrà supportato il cittadino nelle richieste di rimozione ai provider.
Nel caso in cui, invece, gli uomini della Postale ravvisassero un’ipotesi di reato, verrà avviata la segnalazione all’autorità giudiziaria.
Questo è l’aspetto pratico della nuova iniziativa governativa. Quello “etico” è più complesso. Per questo riportiamo la posizione di Valigia Blu che riassume le perplessità di molti addetti alla comunicazione.
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