Donato all’Ospedale un macchinario per curare la sordità infantile
La fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus ha donato all’Audiovestibologia di Varese, un sofisticato sistema completo per audiometria infantile

Per un bimbo che ha problemi di udito, tutto intorno è silenzioso e fatto di gesti e movimenti non accompagnati dai suoni. Deve affrontare una sfida molto grande per sentire la vita, la voce della sua mamma, gli uccellini, la musica, i ciao dei coetanei. Imparare a conoscere il mondo attraverso le parole e i rumori, è un percorso lungo e faticoso, che deve partire il prima possibile, possibilmente entro il primo anno di età.
L’esame audiometrico è l’indagine che si usa per studiare le malattie dell’orecchio e indagare sul sospetto di sordità. E’ attraverso questo esame che viene misurato il livello di percezione del suono. Catturare l’attenzione di un bambino molto piccolo è però un’impresa piuttosto complicata.
Per questo motivo la fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus ha donato all’Audiovestibologia di Varese, un sofisticato sistema completo per audiometria infantile, del valore di circa 11mila euro, che permette di evidenziare e riconoscere eventuali problemi di sordità attraverso il gioco e la stimolazione.
Orsetti che si illuminano alternativamente e immagini proiettate su un display aumentano il coinvolgimento del bambino durante l’esame, suscitando il suo interesse e incrementando dunque la qualità della prognosi. I medici, infatti, valutando le reazioni del bambino, possono formulare diagnosi più puntuali e precise.
Il Ponte del Sorriso Onlus sostiene l’Audiovestibologia di Varese, che è riconosciuto quale prima eccellenza in Italia per la cura della sordità profonda infantile.
Bambini a cui il destino poteva riservare un’esistenza da sordomuti, isolati per la difficoltà a comunicare, acquisiscono non solo udito e parola, ma anche un futuro sereno. Come Samuele, due anni, giunto alla Casa del Sorriso che ancora non sapeva camminare, con i genitori spaventati dal suo silenzio, che oggi non sta zitto un attimo. Oppure come la piccola Elisa, una bimba di origini cinesi, che ora parla e canta sia in italiano che in cinese. O come Lorenzo, che ha emozionato i genitori fino alle lacrime quando ha pronunciato per la prima volta le parole mamma e papà.
Tanti piccoli guerrieri che hanno vinto la loro battaglia. Altri potranno vincerla presto, anche grazie alla nuova apparecchiatura.
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