Trento è ancora tabù, Openjobmetis di nuovo al tappeto
Sul campo dei bianconeri Varese non ha mai vinto: la squadra di Buscaglia scappa nel secondo periodo e i biancorossi non riescono a rimediare. Bene Okoye e Vene, deludono Larson e Delas
Provarci è stato bello, con quella raffica di vittorie a inizio girone di ritorno. Il tentativo di recuperare la zona playoff da parte della Openjobmetis però è già terminato, forse in modo irrimediabile, dopo la pausa del campionato e le successive trasferte senza frutti di Pistoia e – questa sera – a Trento.
Anche sul campo della Dolomiti Energia la squadra di Attilio Caja viene battuta in modo non largo ma netto (82-74) dai padroni di casa. Rispetto a quanto avvenuto in Toscana c’è qualche differenza nel modo in cui si è arrivati al verdetto, che però è il medesimo: al PalaTrento la Openjobmetis tira complessivamente bene (50% da 3 punti) e con il passare dei minuti riesce anche a trovare qualche alternativa a Okoye, predicatore solitario nella prima metà di gara. Ma lo sforzo profuso da Avramovic e Vene, oltre che dal solito Cain, non è sufficiente contro un’avversaria “corta” ma forte nei suoi pochi uomini, con un Gomes in serata eccellente a respingere ogni tentativo di rimonta ospite.
Vittoria meritata, dunque, quella dei bianconeri che hanno dato l’impressione di mettere più energia in campo, soprattutto nel secondo periodo, quello cioè in cui hanno scavato il solco. In questo senso il “peccato” della Openjobmetis è stato il medesimo di settimana scorsa, e forse non è un caso che senza Ferrero la squadra di Caja non riesca ad avere lo stesso impatto sul piano del dinamismo. E non certo per colpa del suo alter ego Vene che, come detto, è stato tra i migliori. Piuttosto l’estone è stato l’unico “innesto in corsa” capace di offrire qualcosa di buono alla causa, perché sia Larson sia Delas sono stati fantasmi nei minuti trascorsi sul campo. Il primo non ha azzeccato una scelta (0/5 al tiro e tanta fatica in regia), il secondo ha dato ancora l’impressione di essere alla frutta, o per lo meno, di risultare inadatto alla causa. Situazioni differenti, le loro, ma questa sera altrettanto preoccupanti.
Con questo KO in Trentino la Openjobmetis ha quasi di sicuro perso l’ultimo treno in direzione playoff. Ora quindi si torna a guardarsi le spalle, non perché le avversarie stiano galoppando, ma perché è bene chiudere i conti con la parte bassa della graduatoria il prima possibile. Varese è stata brava a sfruttare un ottimo momento di forma – e forse qualche calo altrui – ma deve togliersi al più presto da ogni discorso di zona salvezza. Certo, il prossimo appuntamento – domenica 18 alle 17, in casa con Avellino – non è certo morbido. Ma può essere la partita adatta per dare un segnale definitivo.
COLPO D’OCCHIO
Buon pubblico a Trento per supportare una squadra – la Dolomiti Energia – che prova a bissare il gran girone di ritorno dello scorso anno. Presenza concreta anche da parte dei tifosi ospiti con gli ultras e il trust su tutti. Tra l’altro “Il basket siamo noi” ha appena eletto Umberto Argieri nel ruolo di presidente: succede a Luca Thomas Villa.
PALLA A DUE
C’è di nuovo Siim-Sander Vene nel quintetto varato da Attilio Caja che per il resto conferma gli americani sugli esterni – Larson play e Wells guardia – e ovviamente chiude la formazione con Okoye e Cain, punti fermi della Openjobmetis. Tra i padroni di casa non c’è – come annunciato – l’infortunato Gutierrez, così la regia va da subito a Forray. Al suo fianco ci sono Silins e Shields mentre Gomes – reduce da un piccolo infortunio – è pronto a uscire dalla panchina.
LA PARTITA
Varese inizia la serata cercando Cain in attacco, e il pivot si dimostra subito affidabile (2-6). Hogue e Sutton risvegliano Trento che sorpassa con Silins, poi si procede colpo su colpo con tanto Okoye per i biancorossi e con una tripla di Avramovic che spariglia il risultato alla prima pausa (17-20).
Trento però alza subito l’intensità in difesa e il numero di colpi in attacco: Varese appare sorpresa e poco capace di trovare alternative in attacco al solito Okoye. Stan fa pentole e coperchi, segna due volte da 3, stoppa Shields ma attorno ha il vuoto. Sul fronte opposto Silins (gioco da 4 punti) e l’inatteso Franke diventano protagonisti, con Gomes che non manca di fare il suo. Alla pausa è +10 Trento, 41-31.
Nel terzo quarto ancora Gomes spinge sull’acceleratore e fa segnare un paio di volte il +14 per i suoi. Sull’orlo del crollo però, Varese ritrova Avramovic: il serbo – 8 punti nel periodo – dà vita a un parziale importante che potrebbe mettere in crisi la Dolomiti. Condizionale d’obbligo, perché sull’ultimo attacco del periodo, Shields trova una tripla rocambolesca sui 24” che riapre il vantaggio (60-52).
IL FINALE
Il botta e risposta nei canestri non è notizia positiva per Varese che avrebbe bisogno di un nuovo break per provare a giocarsi la partita in volata. Dopo mezz’ora buia, Wells si iscrive alla serata ma il risveglio è tardivo, anche perché dalla parte opposta Gomes (20 punti e 8 rimbalzi) continua a non fare sconti. L’ultimo tentativo è tutto firmato da Vene che svetta a rimbalzo, segna da sotto e piazza una tripla: nel mezzo però Trento trova altri punti e con un paio di balzi firmati Sutton chiude i conti sull’82-74.
DOLOMITI EN. TRENTO – OPENJOBMETIS VARESE 82-74 (17-20, 41-31; 60-52)
TRENTO: Forray 8 (2-3, 1-3), Silins 11 (2-2, 2-5), Shields 9 (1-5, 2-3), Sutton 12 (3-3, 1-3), Hogue 6 (1-3); Franke 13 (1-1, 3-4), Flaccadori 3 (0-3, 0-4), Gomes 20 (1-5, 5-8). Ne: Doneda, Conti, Lechthaler. All. Buscaglia.
VARESE: Larson (0-4, 0-1), Wells 11 (2-7, 2-3), Okoye 19 (2-7, 5-9), Vene 14 (4-5, 2-2), Cain 13 (6-6); Avramovic 13 (2-5, 3-6), Natali 2 (1-1, 0-1), Tambone 2 (0-1, 0-2), Delas, Ferrero. Ne:. All. Caja.
ARBITRI: Mazzoni, Quarta, Galasso.
NOTE. Da 2: T 11-25, V 17-36. Da 3: T 14-30, V 12-24. Tl: T 18-23, V 4-8. Rimbalzi: T 30 (7 off., Gomes 8), V 32 (9 off., Vene, Cain 7). Assist: T 15 (Forray 4), V 17 (Wells 4). Perse: T 10 (Sutton 4), V 13 (Cain, Wells 2). Recuperate: T 6 (Gomes 2), V 3 (Avramovic, Tambone, Larson 1). Usc. 5 falli: nessuno.
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