Colpo di scena, qualche consigliere rischia il posto per le tasse non pagate
Il consiglio comunale d'insediamento dell'amministrazione Aliverti si rivela già momento di tensione: l'assessore Ginelli "avverte" chi ha pendenze con il Comune
Di solito è un momento d’emozione, ma ben indirizzato dai binari della burocrazia: nel primo consiglio comunale – quello d’insediamento – si fanno le verifiche sulla eleggibilità dei consiglieri, il sindaco fa il giuramento e riceve la fascia, si votano alcune commissioni. Ma a Jerago con Orago il consiglio ha subito riservato un inatteso fuori programma.
È stato l’ex sindaco Giorgio Ginelli a dare fuoco alle polveri, invitando i consiglieri neoeletti a fare «un’attenta e dettagliata analisi della propria posizione» rispetto ad eventuali pendenze con il Comune, come previsto dall’articolo 63 del Tuel, il testo unico enti locali. «Chi non paga tira pesci in faccia ai cittadini che pagano regolarmente i tributi» ha accusato Ginelli, ricordando ai consiglieri i propri doveri di cittadini a partire dal pagamento di tasse e imposte. «E sì che avevamo anche avvertito» si è lasciato poi sfuggire al termine del consiglio l’ex sindaco, parlando di chi (nelle file dell’opposizione, a rigor di logica) non è in regola. Non è proprio una questione burocratica, perché il caso delle pendenze arretrate è indicato appunto in modo dettagliato tra le cause ostative all’incarico di amministratore comunale.
Per il resto, come detto, si sono fatti tutti i passaggi ordinari del primo consiglio, che di solito – sbolliti i bollori della campagna elettorale – è un momento non privo di una sua solennità, visto che si apre un nuovo ciclo. In questo caso con un nuovo sindaco, Emilio Aliverti: «L’esito delle votazioni – ha detto in un passaggio – ha dimostrato la credibilità delle proposte che abbiamo inserito nel nostro programma e anche la credibilità delle persone». Un discorso che si è inserito nel segno della continuità con quanto realizzato dalla giunta (di cui Aliverti era assessore) dei dieci anni precedenti: non a caso l’unica persona ringraziata per nome da Aliverti – oltre alla moglie – è stato proprio Ginelli.
Dai banchi dell’opposizione Salvatore Marino ha promesso «opposizione critica e intransigente, senza sconti», ma ha anche promesso che quelli del suo gruppo (con lui ci sono Andrea Panfili e Gianluca Rabuffetti) saranno «costruttivi e propositivi». Allo stesso modo anche Matilde Ceron – unico consigliere di centrosinistra – ha promesso opposizione attenta e costruttiva, «anche se certamente sappiamo che ci saranno scelte su cui non saremo d’accordo».
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