Ovs chiude in Svizzera: licenziamenti entro fine giugno
Sempione Fashion, la società che si occupa della gestione di più di 140 negozi Ovs, ha confermato la rescissione di tutti i contratti di lavoro dei suoi dipendenti
A meno di due anni dallo sbarco sul mercato svizzero Ovs è costretta a cambiare radicalmente rotta. Dopo l’annuncio, a inizio giugno, delle difficoltà economiche riscontrate, nella giornata di oggi Sempione Fashion, la società che si occupa della gestione nella Confederazione di più di 14o negozi del marchio di abbigliamento, alcuni dei quali in Canton Ticino, ha confermato la rescissione di tutti i contratti di lavoro dei suoi dipendenti al termine del processo di consultazione. I contratti di lavoro, secondo quanto comunicato, verranno sciolti entro fine giugno.
Le difficoltà riscontrate dalla società, secondo quanto annunciato nei primi giorni di giugno, riguardavano il mancato raggiungimento delle posizioni prefissate sul mercato elvetico, dopo l’operazione che aveva portato, nel 2016, a rilevare il gruppo Charles Vögele. L’8 giugno scorso era stato ufficializzato l’annuncio da parte di OVS di essere intenzionata a liquidare 132 delle 143 filiali in Svizzera.
“OVS – ha commentato in una nota il sindacato ticinese Unia – non si è nemmeno resa disponibile per la consultazione con i partner sociali. La società sostiene di non avere mezzi sufficienti per un piano sociale (la società impiega in Svizzera oltre un migliaio di lavoratori, ndr) e non ha reagito a nessuna delle richieste inoltrate, nemmeno a quelle più basilari e facilmente applicabili. È inaccettabile che OVS si sottragga a qualunque tipo di cooperazione”.
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