Cento anni di Pro Patria nel libro di Carlo Albè
La sede del Pro Patria Club non poteva non essere cornice della presentazione alla stampa di “100 anni di Pro”, libro redatto dallo scrittore bustocco Carlo Albè
La sede del Pro Patria Club non poteva non essere cornice della presentazione alla stampa di “100 anni di Pro”, libro redatto dallo scrittore bustocco Carlo Albè arricchito dalle introduzioni tecniche di Giovanni Castiglioni e la prefazione di Fabio Tavelli, giornalista di SkySport, e le fotografie di Giovanni Garavaglia ed Emanule Reguzzoni.
In sala presenti le autorità politiche (Assessori Paola Magugliani, Gigi Farioli e Manuela Maffioli) ma anche quelle sportive, come la presidentessa Patrizia Testa e il presidente di Assab Massimo Tosi, e in rappresentanza della Pro odierna, l’attaccante Ferdinando Mastroianni. Senza dimenticare ex tigrotti, alcuni citati nel libro, come Carmelo Dato, Gipo Calloni, Luca Perfetti, e ovviamente i numerosissimi tifosi che hanno gremito la piccola sede del Pro Patria Club.
Location perfetta per presentare questa testimonianza storica, con le sue pareti tappezzate di bincoblù, nel quale sono presenti 102 storie di ex-giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi che lungo un secolo hanno fatto parte della famiglia Pro Patria, raccontandone la realtà a 360°; un’idea, nata sugli spalti dello stadio a braccetto con l’associazione “100 anni di Pro” (rappresentata dal presidente Luca Calloni e i tifosissimi Lele Magni e Lorenzo Pisani), che intende far respirare e capire una storia gloriosa e spesso sottovalutata.
“La Pro Patria è qualcosa che unisce, non che divide – afferma l’assessore allo Sport Farioli – e che ha una positività insita nel nome. Una fortuna essere tornati al professionismo nell’anno del centenario, un ringraziamento alla società, e all’associazione 100 anni di Pro che è stata fautrice di questo progetto”. La presentazione, moderata da Francesco Inguscio, traccia le tappe principali che hanno portato alla realizzazione del libro, partendo da quella volta che Carlo Albè, l’autore, all’inizio degli anni ’80 fu trascinato di controvoglia allo “Speroni” dal padre, fino ad arrivare ai giorni nostri con le motivazioni che hanno spinto un campione come Carlo Alberto Santana a scegliere Busto Arsizio. Aspettando la presentazione al pubblico, in programma il 4 dicembre al Teatro Sociale (ingresso gratuito), si ricorda che i ricavi della vendita del libro siano destinati in beneficenza a tre associazioni attive nel sociale: La Casa di Chiara, Apar Busto Arsizio e Ability Apnea.
“Portare a termine un libro – dice Carlo Albè – è sempre un’emozione, ma aver finito questo libro mi ha lasciato qualcosa di unico, perché quando ti senti legato a qualcosa di viscerale come la Pro Patria è difficile non sentire la differenza. E’ stata una sfida complicata ma affascinante allo stesso tempo”.
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