La nuova mensa comunale divide il Consiglio

La proposta, passata a maggioranza, prevede una concessione con costruzione di un nuovo centro cottura in via Montesanto

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Dopo la discussione in commissione bilancio, che ha visto dividersi anche la maggioranza, la questione del nuovo servizio di mensa per le scuole varesine, che la Giunta vuole far passare dal regime di appalto a privati, come è ora, a quello di concessione a privati in cambio della realizzazione di un nuovo centro cottura comunale, è arrivata anche in Consiglio comunale.

E la fatto anche in maniera tempestosa, pur con un esito scontato alla fine. All’ordine del giorno su questa questione c’erano ben due punti, degli 11 previsti nella seduta: il punto 3, “assunzione e definizione della modalità organizzativa del servizio locale di ristorazione scolastica” e il punto 6, che era conseguente al voto favorevole del punto 3: “Demolizione uffici ad uso magazzini comunali e costruzione nuovo centro cottura comunale in via Montesanto. Approvazione progetto unitario“.  Punti passati entrambi a maggioranza, ma che hanno provocato grandi discussioni in salone Estense.

A spiegare, per la seconda volta dopo l’esposizione in commissioneRossella Dimaggio: la trasformazione dell’appalto dei servizi in una concessione a lungo termine, in cambio della realizzazione di una nuova mensa.

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I VANTAGGI DELLA CONCESSIONE SECONDO L’ASSESSORE

Il servizio di mensa scolastica, che serve nidi, scuole dell’infanzia, primarie e tre scuole medie, oltre agli insegnanti e alcuni anziani del centro diurno, raggiunge circa 3000 utenti ed è realizzato nelle due mense dell’istituto Anna Frank e della scuola Parini: «Entrambe strutture obsolete, che hanno bisogno di ammodernamento – Ha spiegato l’assessore Rossella Dimaggio – C’è quindi necessità di rendere il servizio più razionale, e per questo si propone, in modo da renderlo il più efficiente possibile, un modello di affidamento in concessione». Il concessionario della gara dovrebbe perciò farsi carico, oltre che del servizio dei pasti, anche della costruzione del centro cottura: un centro per il quale è già stato individuato un luogo: dei magazzini comunali in via Monte Santo.

Attualmente il costo a bilancio del servizio è di 2 milioni e 300mila euro all’anno. Il costo della costruzione del centro cottura è stimato in 2milioni 800mila euro, e il costo fissato per alunno è di 5 o 5,5 euro a pasto: secondo la proposta dell’assessore, con la concessione –  che dovrebbe avere una durata tra i 9 e i 12 anni –  il concessionario si accollerebbe il costo del centro cottura, che poi resterebbe di proprietà del comune, acquisendo poi direttamente i proventi delle rette. «Per gli utenti i costi resterebbero uguali –  ha ricordato Dimaggio – Il comune si impegna a pagare l’eventuale costo in più richiesto in produzione dal concessionario, che sarà comunque obbligato a mantenere gli standard che il Comune fissa».

LE PERPLESSITA’DELLA MINORANZA (E NON SOLO)

La proposta dell’assessore Dimaggio è dirompente, per il consiglio: molte sono state le reazioni, quasi tutte orientate a capirne di più.

Il primo a parlare è stato il consigliere del gruppo Misto (eletto con la lista Galimberti, ora rappresentante varesino di Fratelli d’Italia) Gaetano Iannini, che si esprime contro  questa variazione «sostanziale, che ritengo non dia alcun beneficio al servizio, i cui costi sono dubbi e la cui durata non ddovrebbe superare i 4 anni». Poi interviene nel merito Luca Boldetti (Lista Orrigoni), “suggerendo” almeno tre particolari: l’aggiunta di una clausa di recesso, il consiglio a dare la concessione per il tempo più lungo possibile, e proponendo di lasciare a al concessionario la proprietà del centro cottura «Perchè alla fine della concessione il Comune potrebbe ritrovarsi in carico un centro obsoleto, e quindi un costo» Con lui anche il suo capogruppo Paolo Orrigoni, che ha esperienze specifiche entra nel merito della questione: confermando innanzitutto che una mensa, «con i continui cambiamenti legislativi, diventa obsoleta dopo 5 anni» e confermando e argomentando le ragioni del suo giovane consigliere, spingendosi fino a definirla:«Una scelta scellerata e antimoderna. Nessuna realtà gestionale prenderebbe una decisione di cosi lungo respiro su un centro cottura».

Perplessità anche dal consigliere della lista Galimberti Agostino De Troia, che – come già fatto in commissione – ha concentrato le sue perplessità su come è stato pensato il bando di gara.

Più generale invece la riflessione di Marco Pinti (Lega): «Ero convinto che con la sinistra in maggioranza saremo stati sicuramente tutelati sui servizi sociali e invece e invece purtroppo abbiamo visto compartecipazioni discutibili su ambiti delicatissimi, e adesso arriviamo al lato oscuro di questo progetto: rendere privato il servizio di mensa». Contestata in particolare la durata della concessione «Che impegna non solo il prossimo sindaco, ma anche quello dopo» e chiedendo di sospendere il punto, per fare «Una pausa di riflessione  sulla vicenda».

Una proposta che il consigliere Rinaldo Ballerio (Lista Orrigoni) ha sostenuto, insieme alle ragioni della sua lista, ma che è stata laconicamente bocciata dal consigliere PD Alessandro Pepe, che si è limitato a dire «Non siamo d’accordo, andiamo avanti a discuterne».

Tra gli interventi successivi, da segnalare quelli del sindaco Davide Galimberti, che ha voluto ricordare come l’esternalizzazione del servizio, e quindi la sua privatizzazione, è avvenuta parecchi anni fa, circa dieci «Qual è l’interesse del comune di dotarsi di un centro cottura? – si domanda Galimberti – Quello di trasferire i rischi di impresa al concessionario, aumentando la qualità e riducendo i costi».

Da segnalare anche l’intervento di Luca Paris (PD), che ha sottolineato come «Questa operazione non ha nulla a che fare con l’ideologia, il servizio è in appalto da molto tempo. Questa è semplicemente un’ottima operazione, che vale la pena di sostenere».

Alla fine però il provvedimento passa, con 15 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti: le scuole varesine avranno un nuovo centro cottura, costruito dal colui che vincerà il bando per la concessione.

IL CENTRO COTTURA AL POSTO DEI MAGAZZINI COMUNALI

Il primo passo per la costruzione del nuovo centro avviene pochi minuti dopo, sempre in consiglio, dove è stata approvata la demolizione dei magazzini comunali di via Monte Santo.

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Il fabbricato come è oggi

Il provvedimento viene adottato a maggioranza: 16 favorevoli, 1 astenuto e 8 contrari. Ora il centro cottura ha anche ufficialmente un posto dove essere edificato: via Monte santo è una delle vie tra piazzale Kennedy e la ferrovia, e i magazzini comunali sono quelli del reparto strade e fognature: stanno al numero 12,  in quella parte nella via più vicina al piazzale del mercato, poco dopo la sede del Banco Alimentare.

 

 

 

 

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 23 Novembre 2018
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