Il Don scrive alle famiglie: “Non riesco a benedire tutte le case, vediamoci per strada”
3.500 famiglie da benedire e un solo parroco per farlo. Così a Don Tiziano è venuta l'idea di organizzare incontri per gruppi di vie

Un parroco e 3.500 famiglie da benedire. È l’impresa che si è trovato davanti Don Tiziano, il parroco arrivato 3 mesi fa a guidare la parrocchia del Redentore a Busto Arsizio. «Non ce l’avrei mai fatta a benedire tutte le famiglie della mia parrocchia e quindi ho dovuto trovare una modalità nuova», dice. Quale? La benedizione a gruppi di vie.
Lo stanno scoprendo lentamente gli abitanti del quartiere che in questi giorni stanno trovando nella posta una lettera del Don con la quale si spiega che “non riesco a visitare ciascuna famiglia ma vi propongo di incontrarci a gruppi di vie“. Una preghiera collettiva al cui termine “ogni famiglia riceverà un cero da accendere la notte di Natale sul davanzale della finestra”. In ogni lettera c’è poi l’elenco delle vie e degli appuntamenti e anche la precisazione che “il sabato e la domenica sera, al termine di tutte le sante messe, chi non è riuscito a partecipare alla preghiera potrà ricevere la benedizione in chiesa”. E i fedeli sembra abbiano preso abbastanza bene la novità considerando che «agli incontri c’è sempre una discreta partecipazione», assicura Don Tiziano.
«Non so se ci siano altre comunità che hanno adottato questa modalità -dice il Parrocco- ma è stata l’unica opzione che mi è venuta in mente». Che sia originale o abbia altri precursori, quello che è certo è che ormai sono tante le parrocchie che si stanno inventando nuovi metodi per le benedizioni natalizie. Nel 2017, ad esempio, divenne famoso il caso dei kit fai da te che una parrocchia di Castellanza inviò a tutti i fedeli per provvedere in autonomia alla benedizione della casa.
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