Oltre la crisi a Lonate: arrivano laboratori sociali e inclusione attiva

Il progetto integrato, inserito nel piano Revolutionary Road, prevede 229mila euro di risorse per laboratori e percorsi di inserimento lavorativo

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Il 21 dicembre 2018 parte il progetto biennale “Andare oltre la crisi a Lonate Pozzolo: laboratori sociali e inclusione attiva”, di cui il Comune di Lonate Pozzolo è capofila, per la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica, finanziato da Regione Lombardia con risorse dell’Unione Europea .

Il progetto integrato (229.026,15 euro a disposizione) prevede la realizzazione di laboratori sociali attraverso lo sviluppo di modelli innovativi (119.640,70 euro), e l’attivazione di percorsi di inclusione lavorativa per il superamento della temporanea difficoltà economica di soggetti in condizione di vulnerabilità economica e sociale (109.385, 45 euro a disposizione).

«Il progetto si inserisce quale naturale asse di sviluppo, per complementarietà temporale e di attività, con il più ampio programma “Revolutionary Road – Percorsi e modelli innovativi per superare la crisi e generare valore sociale” al quale il Comune di Lonate Pozzolo sta attivamente partecipando dal 2015» spiega l’attuale assessore ai servizi sociali Melissa Derisi. «Il programma coinvolge direttamente i servizi sociali di 18 Comuni dei due ambiti territoriali di Gallarate e Somma Lombardo, oltre a 9 enti del privato sociale con il cofinanziamento di Fondazione Cariplo sulla linea Welfare in Azione».

Il progetto consente di fare tesoro delle esperienze maturate nei primi due anni di Revolutionary Road, con la possibilità di una immediata attivazione di azioni focalizzate sulla popolazione residente in alloggi di servizio abitativo pubblico, grazie alla gestione congiunta delle casistiche da parte di equipe miste pubblico private (valutazione fragilità con strumenti condivisi e presa in carico congiunta e multidimensionale dei beneficiari) sia nel sostegno di nuclei vulnerabili con interventi in ambito abitativo (coaching abitativo e rieducazione finanziaria) sia in ambito lavorativo (coaching lavorativo con politiche di inclusione attiva).

La proposta progettuale di laboratorio sociale è sviluppata, oltre che dal capofila, da Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, Naturcoop Cooperativa Sociale, StudioUno Società Cooperativa Sociale, NATURart cooperativa sociale, 4exodus società cooperativa sociale e ALER Como Monza Varese Busto Arsizio.

La misura è articolata in tre azioni: orientamento mediazione accompagnamento e supporto nell’ambito del disagio abitativo per aumentare la conoscenza delle problematiche relative all’abitare e contrastare il disagio sociale; percorsi di supporto alla pianificazione e gestione delle spese familiari per mettere in campo azioni di contrasto alla morosità incolpevole, con percorsi individuali e di gruppo; interventi volti a incrementare le misure di accoglienza abitativa per facilitare il recupero e utilizzo di spazi comuni, che risultino in stato di disuso o poco conformi con la normativa igienica sanitaria, al fine di restituirli all’utilizzo della comunità del quartiere.

«L’azione di inclusione attiva, sviluppata da due enti accreditati per la formazione professionale e i servizi al lavoro del territorio, Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa e da Promos Società Cooperativa, si occupa di individuare tra i partecipanti ai laboratori sociali i beneficiari che intendono avviare un percorso di inclusione sociale attiva (formazione e mediazione al lavoro) diretto al superamento della temporanea situazione di difficoltà economica» conclude Derisi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2018
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