Alto Varesotto, terra di defibrillatori
Intanto il 4 maggio una grande manifestazione legata alla formazione. Garzena (118): «Marito della grande sensibilità di pubblico e privato»
Le considerazioni di un lettore accendono l’interesse su un tema che riguarda il discrimine fra la vita e la morte ossia la capacità di far ripartire il cuore a una persona colpita da arresto cardiaco.
A mani nude si può fare qualcosa, con un buon massaggio cardiaco. Ma l’unico presidio valido per intervenire con margini di successo molto più ampi è la presenza sul posto del defibrillatore.
C’è in centro a Varese, nascosto da una colonna della torre civica nella piazza che si riempie le sere della movida, specialmente d’estate.
Ma i defibrillatori sono presenti anche in altre zone della provincia, meno abitate, con una densità demografica minore ma che, non per questo, devono risultare meno sicure.
«Ha iniziato Armio ( ex capoluogo dell’ex comune di Veddasca) nel 2017, organizzando un torneo di calcio ad memoriam di un ragazzo, che a fine torneo ha donato al Comune di Maccagno con Pino e Veddasca il primo defibrillatore.
Nel 2018 è stata la volta della frazione di Lozzo, con l’associazione Amici di Lozzo, che ha gestito una raccolta fondi destinata all’acquisto di un defibrillatore donato al comune e posizionato presso l’attuale ambulatorio
Sempre nel 2018 un privato ha donato al Comune perché lo installasse nelle frazione di Biegno un defibrillatore (nella foto sopra).
Adesso è il turno di Garabiolo. La Torcitura ha fatto dono al comune di un defibrillatore», scrive S-B., di Gallarate, frequentatore di queste zone.
«In pratica – conclude il lettore – si è manifestata una incredibile gara di solidarietà e generosità di privati, associazioni, ditte per dotare ogni piccola frazione sparsa sulla lunga strada che da Maccagno sale verso il confine Svizzero (Biegno/Indemini) di un presidio sanitario utilissimo».
In effetti spulciando nel sito di Areu Lombardia, si può trovare un’utilissima infografica che consente di sbizzarrirsi in diverse ricerche: è sufficiente allargare la cartina per rendersi cono di tutti i luoghi in cui si può trovare un defibrillatore: con grande facilità si può quindi trovare, anche in momenti di emergenza, il posto dove si trova il prezioso salvavita.
Come mai così tanti defiblillatori in questa zona?
«Il Luinese, l’Alto Verbano, sono zone straordinarie dal punto di vista della sensibilità del pubblico e del privato che hanno compreso l’importanza di questi presidi – spiega Guido Garzena, direttore AAT 118 Varese – . Non a caso abbiamo già la data del prossimo evento legato alla defibrillazione precoce, un grande momento formativo, dedicato ai giovani e ai meno giovani, che si terrà a Luino il prossimo 4 di maggio».
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