Dal Sacro Monte al decreto Salvini, cos’è successo in consiglio comunale

i fatti del consiglio del 24 gennaio 2019

Generico 2018

E’ stato un consiglio comunale denso di avvenimenti quelllo che si è svolto giovedì 24 gennaio 2019.

Aperto dalla stigmatizzazione di una fuga di notizie, da parte di Piero Galparoli vittima di quella stessa fuga, e dalla denuncia di Marco Pinti della mancata convocazione della commissione Cultura sul centro studi archeologici, promessa dal presidente Enzo La Forgia entro gennaio e non ancora convocata, ha visto come primo punto all’ordine del giorno l’arrivo di un nuovo consigliere, Marisa Coletta della Lista Galimberti, e ha visto, subito dopo, l’approvazione a larga maggioranza del piano d’azione acustico.

Tra i punti votati e approvati, la cittadinanza onoraria a Romeo Sacchetti, il grande allenatore della nazionale di pallacanestro approvata all’unanimità.

Ma anche la mozione che richiama il sindaco all’impegno del referendum sul suo stipendio, mozione in realtà bocciata a maggioranza, e la mozione presentata dal consigliere Elena Baratelli: che chiede “un appalto ad hoc per quanto riguarda le opere di manutenzione strade, cigli,manufatti, sgombero neve che sia limitato alla sola area del Sacro Monte e che comporti la presenza fissa e costante nel borgo e alla Prima Cappella nelle aree di pertinenza comunale di una squadra fissa di operatori preferibilmente in forza a una realtà locale che ben conosca i luoghi e le criticità e che quindi possa intervenire con tempestività e competenza”. la sua mozione è passata con 20 voti favorevoli, nessuna bocciatura e solo 4 astensioni.

Infine la mozione presentata da Francesca Ciappina, che valutava gli impatti negativi del Decreto Sicurezza di Salvini, ha visto innanzitutto un importante dibattito, non solo sull’opportunità o meno della gestione, dell’esistenza degli Sprar, di una gestione più morbida delle variazioni sull’immigrazione, ma anche un discorso di tipo etico nel merito dei provvedimenti: «Io penso non che sia inutile o dannosa questa legge – ha commentato tra gli altri Enzo la Forgia, progetto Concittadino – La trovo odiosa dal punto di vista etico, perchè aspira ad alimentare un rancore difeso ed esibisce uomini, donne e bambini come trofei. il modo di affrontare il dibattito non è dal punto di vista economico. Quando diciamo che i morti in mare sono uno strumento per non aprire i porti, abbiamo già ampiamente travalicato i limiti della dignità umana».

La mozione che stigmatizza quel decreto è passata in consiglio comunale con 21 voti a favore e 4 contrari.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Gennaio 2019
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