I gemellini Giovanni e Martina hanno imparato a “sentire” insieme
I due bambini sono arrivati alla Casa del sorriso di Varese. Giovanni era sordo e grazie ai medici dell'audiovestibologia e al sostegno della sorellina ha recuperato l'udito
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Li chiameremo con due nomi di fantasia, Giovanni e Martina. Sono due gemellini giunti, mesi fa, alla Casa del Sorriso di Varese, realizzata per ospitare le famiglie dei bambini ricoverati all’ospedale Del Ponte. Nati a termine Martina è sempre stata più grande e forte, mentre Giovanni, più gracile, ha avuto bisogno di un periodo in terapia intensiva neonatale.
Da allora e sempre, Martina è molto protettiva con suo fratello, lo coccola e lo difende. Anche perché mamma e papà si accorgono presto che Giovanni ha qualcosa che non va: non ci sente e per lui il mondo è totalmente silenzioso. La mamma ricorda quando il medico dell’ospedale dove vive, le disse che suo figlio sarebbe stato un disabile tutta la vita, di rassegnarsi a un bimbo a cui sarebbe sempre mancato qualcosa e che, quindi, non sarebbe mai diventato un manager.
I genitori avevano però sentito parlare di Varese e dei “miracoli” che compie l’audiovestibologia in quella città così lontana da casa loro. Che sollievo, alla prima visita, sentirsi dire che la sordità oggi non fa più paura e che il loro bimbo sarebbe stato come tutti gli altri.
Inizia così un lungo percorso che li porta a vivere accanto al Ponte del Sorriso. «Martina e Giovanni li abbiamo incontrati che avevano pochi mesi – dice Emanuela Crivellaro del Ponte del sorriso – La gemellina ha incominciato a camminare presto e il fratellino, che non voleva essere da meno di sua sorella, si attaccava ad ogni appiglio pur di reggersi in piedi. Ma era difficile lasciare la presa. Allora ha escogitato una tecnica speciale: allargare le braccia come un aereo per tenersi in equilibrio. Quante risate nel vederlo planare, persino Martina rideva. Però Giovcnni ci ha dimostrato che non aveva nessuna intenzione di mollare. Così piccolo, ci ha insegnato cosa significa lottare per raggiungere i traguardi come gli altri. Vai Giovanni, vola verso un mondo di suoni, di rumori e di parole che presto conquisterai».
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