All’Uc Ardor il premio Fair Play del Panathlon La Malpensa
Verrà consegnato al liceo Pantani alla presenza di due "vecchie glorie"della serie A come Ferri e Montesano. Premiati per il progetto "Io tifo positivo"
L’U.C. Ardor Asd riceverà il premio Fair Play 2019 dal Panathlon Club La Malpensa. La consegna del riconoscimento avverrà venerdì 8 febbraio alle 18 nella sede del liceo Pantani di Busto Arsizio. Alla consegna parteciperà il giornalista Luciano Landoni con Michele Ferri e Gianpaolo Montesano (entrambi sono stati calciatori di serie A) come testimonial della serata.
La motivazione di questa scelta fa riferimento al progetto avviato dalla società che dal 2017 è entrata a far parte della community “Io Tifo Positivo”. Grazie all’impegno di tanti dirigenti, sostenitori e genitori vogliono far conoscere “il bello del calcio”. La community nasce dall’esperienza decennale del Progetto “Io Tifo Positivo”: progetto educativo che utilizza lo sport come strumento per diffondere una cultura sportiva e del tifo sana.
Gli 8 principi di “io tifo positivo”
1- DIVERTIMENTO:
Promuovere un tifo corretto e bello
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Presenza di animatori con cori e coreografie per incitare i giocatori e far partecipare le persone sugli spalti.
2- INCLUSIONE:
Lo sport unisce e il tifo anche!Un tifo sano e positivo può valorizzare le diversità (fisiche, culturali e territoriali).
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Gare di sport integrato. Cartelli informativi e striscioni in diverse lingue; accessibilità alle strutture.
3- RISPETTO DELL’AVVERSARIO:
Il tifo è sostegno e non offesa! Intendiamo il rispetto come valore fondamentale volto a distendere i rapporti e le rivalità.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Accoglienza dei tifosi (ad esempio il “caffè di benvenuto”); coinvolgere due persone delle due tifoserie come responsabili di tifo positivo.
4- GESTIONE E SOSTEGNO DELLE EMOZIONI:
Le emozioni guidano i comportamenti sugli spalti e a bordo campo. Vogliamo riconoscerle e gestirle.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Incaricare un “osservatore” del tifo per monitorare gli atteggiamenti sugli spalti, dialogare con i “capitani” del tifo. Proporre percorsi formativi di gestione delle emozioni.
5- VALORIZZAZIONE DEL CONTESTO SPORTIVO:
Un luogo di sport pulito e accogliente favorisce anche un tifo “pulito”.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Predisporre una segnaletica all’interno del centro sportivo. Organizzare la raccolta dei rifiuti. Impegnarsi in lavori di ammodernamento.
6- RICONOSCIMENTO DELLE PERSONE CHE RICOPRONO INCARICHI:
Per incarichi intendiamo i dirigenti, gli allenatori, gli arbitri, l’osservatore e i capitani del tifo. Con il riconoscimento dei ruoli si può contribuire ad un clima positivo.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Incontro a inizio stagione tra tutti i tesserati e le loro famiglie per favorire la conoscenza reciproca. Presentare i valori della COMMUNITY, invitare altre società affiliate.
7- RELAZIONI DI QUALITA’:
Il tifo positivo contribuisce a creare belle relazioni tra i tifosi. Conoscersi aiuta a creare un clima sereno sugli spalti. E’ importante che anche la società si faccia a sua volta conoscere dai suoi tifosi.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Premiazione del tifoso e giocatore con più fair play. Organizzare incontri di formazione con i genitori e gli atleti.
8- FORMAZIONE:
La COMMUNITY è il luogo di scambio e di formazione reciproca fra gli affilliati. Mette a disposizione le competenze educative per favorire la crescita e la diffusione delle buone prassi.
ESEMPIO DI BUONA PRATICA: Portare e/o offrire una proposta di formazione alla COMMUNITY
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