Apre la XXII Triennale di Milano: per l’Italia un padiglione tutto da sfogliare
Dal 1° marzo al 1° settembre la Triennale intitolata "Broken Nature", un’indagine approfondita sui legami che uniscono gli uomini all’ambiente naturale

Apre al pubblico venerdì 1° marzo la XXII Esposizione Internazionale – Triennale di Milano intitolata “Broken Nature: Design Takes on Human Survivaled”.
Broken Nature è un’indagine approfondita sui legami che uniscono gli uomini all’ambiente naturale, legami che nel corso degli anni sono stati profondamente compromessi, se non completamente distrutti. La XXII Triennale di Milano, analizzando vari progetti di architettura e design, esplora il concetto di design ricostituente mettendo in luce oggetti e strategie, su diverse scale, che reinterpretano il rapporto tra gli esseri umani e il contesto in cui vivono, includendo sia gli ecosistemi sociali che quelli naturali.
L’architetto Ico Migliore dello studio Migliore + Servetto Architects è curatore, insieme a Federico Bucci, Luisa Collina con Marco Bocciolone, Donatella Sciuto del Politecnico di Milano, e direttore artistico di Padiglione Italia.
Il progetto “4 elements taking care” definisce il Padiglione Italia come una contemporanea biblioteca del sapere scientifico per restituire la visione dell’approccio multidisciplinare e analitico del Politecnico di Milano, polo di alta formazione riconosciuto a livello internazionale.
«Nello spazio lo sguardo si espande dal micro al macro, muovendosi lungo una sorta di libreria a tutta altezza che, rivestendo pareti e soffitto, avvolge il visitatore – spiegano i curatori – Su di essa grandi libri fuori scala ed episodi di grafica offrono approfondimenti fisici e digitali su progetti e contenuti di visione del polo didattico rispetto alla tematica “Broken Nature”. Grandi piani luminosi interattivi si animano, rispondendo alle azioni del visitatore, invitandolo ad avvicinarsi e a sfogliarne le pagine per entrare all’interno dei diversi progetti di ricerca e sperimentazione in mostra».
In dialogo con questo sistema narrativo, una quadreria dinamica, resa infinita da un insieme di riflessioni continue, costruisce sulla parete di fondo una ricca wunderkammer del Politecnico. Da Carlo De Carli a Enrico Forlanini e Giovanni Muzio, disegni progettuali, immagini storiche, oggetti e ogni genere di memorabilia affollano lo spazio, quasi sfondandone i confini fisici e aprendo così una sorta di portale temporale per restituire una fotografia storica di quest’eccellenza italiana nel mondo.
Al centro dello spazio, piani esplosi di luce e grafica, come pagine di un libro scomposto, si susseguono in overlapping, costruendo un’installazione dinamica. Un’articolata videoinstallazione, che congiunge cielo e terra, e sulla quale il racconto sui quattro elementi si incrociano a contenuti relativi al tema ambientale, restituendo una visione che dall’Italia si allarga al mondo.
Un Padiglione da sfogliare, ascoltare e misurare in cui l’esplorazione diventa esperienza memorabile. Un’occasione per scoprire i numeri, la creatività, la logica e la fertile contaminazione tra aree di pensiero diverse che caratterizzano da sempre il punto di forza del pensiero politecnico.
La Triennale sarà aperta fino al 1° settembre.
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