Coltellate di Marchirolo, resta in carcere il marito

Movente passionale: decade l’aggravante dei “futili motivi“. L’uomo secondo il difensore avrebbe agito in stato d’ira

Avarie

Ha sostanzialmente confessato l’uomo accusato nella serata di sabato scorso di aver accoltellato la moglie e il figlio a Marchirolo, in una notte di sangue finita fra manette e un letto d’ospedale (immagine di repertorio).

Dopo l’una il quarantaduenne di origini calabresi accompagnato dal fratello si consegnò spontaneamente alla caserma dei carabinieri del paese.

«Stato di fermo», decise il pubblico ministero. Fermo oggi, lunedì, convalidato dal Gip di Varese Alessandro Chionna con un quadro indiziario più che confermato.

Nel corso dell’udienza sono emersi anche alcuni particolari legati alla vicenda, che farebbero rientrare il fatto in uno “stato d’ira“. Un impeto di gelosia.

L’uomo nella serata di sabato avrebbe utilizzato un coltello da cucina con una lama da 19 centimetri per colpire più volte la donna, mettendosi a cavalcioni – mentre lei era ancora a letto – e raggiungendola con fendenti alle braccia e all’addome. Solo l’intervento del figlio, adolescente e anch’esso feritosi perché raggiunto a una mano, avrebbe evitato il peggio.

Per questo rimane vivo il capo d’imputazione per tentato omicidio ma decade l’aggravante dei futili motivi, come chiesto dalla difesa patrocinata dall’avvocato Corrado Viazzo.

di
Pubblicato il 19 Febbraio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.