La Openjobmetis rischia grosso, ma si salva e vince nel finale

Varese domina in avvio e poi va vicina al crollo. Nell'ultimo quarto i biancorossi recuperano da -10 e battono Prishtina in trasferta, ma la qualificazione si dovrà decidere a Masnago (77-80)

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«Salviamoci la pelle» avrebbe cantato Ligabue a un certo momento, quello più duro, della partita tra lo Z Mobile Prishtina e la Openjobmetis, gara di andata degli ottavi di finale di Fiba Europe Cup. «Salviamoci la pelle» hanno pensato molti tifosi biancorossi quando il punteggio, già nell’ultimo periodo di gioco, segnalava un 68-58 che stava spingendo Varese verso il baratro non solo e non tanto per la singola partita ma anche nell’ottica del doppio confronto e della qualificazione.

Invece la squadra di Caja, con un finale rovente tanto quanto era stata la fase iniziale, ha capovolto la partita cogliendo una vittoria per 77-80 che lascia purtroppo aperto il discorso sul passaggio del turno ma che è sicuramente di sollievo in vista dell’appuntamento di mercoledì prossimo (13 marzo) a Masnago. Dove però non si potrà ripetere la brutta recita vista nei due quarti centrali in Kosovo, quando Ferrero e compagni sono sembrati inerti rispetto ai padroni di casa, sempre più decisi a rimontare il brutto avvio e sospinti da un pubblico caldissimo.

Buon per la Openjobmetis quindi l’aver ritrovato fiducia e soprattutto punti – tanti punti – proprio nel momento più complicato, quando Caja è stato costretto a schierare un quintetto piccolo con Archie da pivot per via dell’uscita per falli sia di Cain sia di Iannuzzi. E proprio Archie, non proprio l’esempio della forma massima in questo periodo, è risultato a più riprese l’uomo decisivo, con 22 punti a segno e tanti buoni movimenti anche vicino a canestro, una zona che l’americano non frequenta poi così tanto. Bene, al suo fianco, anche Salumu e nel quarto finale Tambone mentre l’altro playmaker, Moore, è sempre più discutibile: anche a Prishtina il regista ha fatto male per larghi tratti, subendo spesso in difesa il guizzante Myles e quasi rinunciando ad attaccare in prima persona. Cinque i suoi assist, è vero, ma la sua prova è stata ancora preoccupante.

A salvarsi la pelle è stato in parte anche Attilio Caja, questa sera: nel primo tempo il coach ha chiuso i giochi senza spendere un timeout che pure poteva starci vista la risalita dei biancoblu locali (correggetemi se mi sbaglio). E la gestione di Cain, lasciato in campo con tre falli con tantissimi minuti ancora da giocare, non è stata felice: il pivot infatti ha commesso il quarto e poi è uscito dopo una brevissima comparsata nell’ultimo periodo. Ma, appunto, stiamo parlando di una vittoria che a questo punto si fa pesante: lo Z Mobile puntava tantissimo sul proprio “fortino” dove è caduto anche il Pinar, squadra turca tra le favorite della coppa, ma a questo punto dovrà venire a Masnago per giocarsi le proprie carte che in trasferta potrebbero non essere così pesanti. Appuntamento tra sette giorni, dopo il viaggio ad Avellino che chissà cosa ci riserverà.

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 COLPO D’OCCHIO

Dopo tante europartite giocate in impianti semivuoti, con la bella eccezione di Groningen, la Openjobmetis si ritrova sul parquet circondata da spalti gremiti e bollenti, con coreografia iniziale “piratesca” e con tanto di fischi al serbo Avramovic, malvisto da queste parti insieme ai suoi connazionali. Ci sono però anche diversi italiani: un drappello di 14 arriva direttamente da Varese con striscione e magliette rosse, gli altri sono i militari e i carabinieri tricolori di stanza in Kosovo che aiutano i “nostri” a fare il tifo. Tra loro anche un generale dell’Esercito.

PALLA A DUE

Attilio Caja conferma il quintetto visto domenica contro Reggio Emilia, quello con Giancarlo Ferrero in ala forte al posto di Archie, pronto a uscire dalla panchina. Per il resto tutto uguale con fiducia confermata a Moore in cabina di regia. Ospiti che affidano il pallino del gioco a Myles e mettono faccia a faccia l’ex casertano Berisha con Aleksa Avramovic.

Caja: “Vinto su campo difficile”. Archie, bentornato ai piani alti

LA PARTITA

L’avvio di Varese è quello che tutti i tifosi biancorossi speravano: dopo qualche possesso “a reti bianche”, la difesa di Caja si chiude a morsa su ogni tentativo ospite mentre l’attacco inizia a macinare punti, con Archie e Salumu presto in campo e subito caldi. Il tiro da 3 funziona e così gli ospiti toccano anche il +15 prima di chiudere sul 12-25 in un palazzetto sempre più muto.
Nel secondo quarto però, gli uomini di Mulaomerovic si riorganizzano; la OJM respinge un primo tentativo di risalita ma quando Caja dà spazio al secondo quintetto Prishtina si avvicina sempre più con Myles che mette fine alla giostra degli errori; alla pausa lunga il vantaggio è ridotto a sole 5 lunghezze (32-37).
L’inerzia resta nelle mani dei kosovari anche dopo l’intervallo perché Varese fa sempre peggio. Moore non tiene mai Myles, Berisha si carica dal punto di vista della fiducia canestro dopo canestro e il sorpasso arriva inevitabile (43-41) anche quando gli altri biancoblu si uniscono al coro. La OJM segna con il contagocce (utile Salumu) e ha grossi problemi di falli, così Prishtina va al comando con sempre maggiore veemenza, con Archie che limita i danni grazie a un antisportivo di Azemi. Ma alla mezz’ora è 60-52

IL FINALE

E non è finita perché nei primi minuti dell’ultimo periodo – mentre Varese perde Cain – lo Z Mobile si spinge fino al +10 con 7′ e spiccioli da giocare. La carica arriva da Tambone che infila due triple e tiene a galla i suoi, mentre anche Iannuzzi trova qualche giocata buona fino a che deve a sua volta salutare per falli (inesistente il quinto; buono però l’arbitraggio). Caja va per forza con i piccoli anche se è sempre Archie il faro dell’attacco: due scorribande del numero 2 e un bel canestro di Avramovic valgono il vantaggio che sgretola la lucidità dei padroni di casa: le ultime gestioni di Myles e Berisha (i due migliori) sono disastrose, Salumu aggiunge due liberi e chiude la contesa sul 77-80.

Z MOBILE PRISHTINA – OPENJOBMETIS VARESE 77-80
(12-25, 32-37; 60-52)

PRISHTINA: Myles 18 (5-9, 1-5), Berisha 21 (3-6, 3-11), Tmusic 6 (2-3 da 3), Bashir Ahmed 11 (3-7, 1-1), Boukichou 3 (1-5); Armstead 1 (0-1, 0-1), Azemi 5 (1-2 da 3), Bullock 8 (1-3, 1-5), Krestenin 4 (1-2). Ne: Bunjakov, Ismaili, Rugova. All. Mulaomerovic.
VARESE: Moore 5 (1-3,1-3), Avramovic 11 (3-6, 1-4), Scrubb 10 (4-5, 0-3), Ferrero 1 (0-2, 0-1), Cain 2 (1-3); Archie 22 (6-8, 2-8), Gatto, Iannuzzi 7 (3-5), Natali, Salumu 13 (2-4, 2-4), Tambone 9 (3-6 da 3). Ne: Verri. All. Caja.
ARBITRI: Michaelides (Svi), Konstantinovs (Let), Mitrovski (Mac).
NOTE. Da 2: P 14-33, V 20-35. Da 3: P 9-28, V 9-30. Tl: P 22-25, V 13-20. Rimbalzi: P 34 (9 off.m Ahmed 6), V 45 (15 off., Cain 9). Assist: P 7 (Berisha 3), V 23 (Moore 6). Perse: P 13 (Berisha 5), V 15 (Archie, Avramovic 4). Recuperate: P 8 (Ahmed, Krestenin 2), V 6 (6 con 1). Usc. 5 falli: Cain, Iannuzzi, Tmusic. F. antisportivo: Azemi: 28.31.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Marzo 2019
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