Fermi e i ragazzi di Panisperna protagonisti al Salone Estense
Venerdì 3 maggio, alle ore 21 si terrà la seconda delle conferenze del ciclo “Tra Cielo e Terra” organizzate dalla Società Astronomica Schiaparelli. Relatore Giuseppe Piccinotti, fisico e divulgatore scientifico
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Venerdì 3 maggio, alle ore 21, presso il Salone Estense di via Sacco del Comune di Varese, si terrà la seconda delle conferenze del ciclo “Tra Cielo e Terra” organizzate anche quest’anno dalla Società Astronomica Schiaparelli, che gestisce sia l’Osservatorio di Campo dei Fiori sia il Centro Geofisico Prealpino. Relatore sarà Giuseppe Piccinotti, fisico e divulgatore scientifico, che continuerà il viaggio alla scoperta delle figure più importanti della Fisica del XX secolo, iniziato gli anni scorsi con Robert Oppenheimer, Andrej Sacharov e Werner Karl Heisenberg, affrontando questa volta la figura di Enrico Fermi.
Fermi (1901-54) fu uno dei fisici più grandi del ventesimo secolo, un genio che padroneggiava tutte le branche della Fisica, eccellente sia come teorico sia come sperimentale, che con pochi mezzi fondò e sviluppò a Roma una scuola di Fisica (i Ragazzi di via Panisperna) che, 3 secoli e mezzo dopo Galileo e un secolo e mezzo dopo Volta, ci rese leader nel mondo per qualche anno. La sua produzione scientifica fu imponente, ma tre lavori spiccano tra gli altri: la statistica di Fermi-Dirac che lo rese famoso a 24 anni, la teoria del decadimento ß con cui precorse la forza debole (una delle 4 forze in natura) e la radioattività artificiale indotta da neutroni lenti che gli valse il Nobel per il 1938. Modesto ed estremamente riservato, anche quando famoso, Fermi amava la giustizia, ma non si commuoveva per cause astratte e non entrava in conflitto con forze superiori.
Visse da non-politico, immerso nella sua fisica, nell’Italia del Fascismo, che non amava, ma contro cui non si espresse mai, benché frequentasse grandi matematici ebrei (Castelnuovo, Enriques, Levi-Civita e Volterra), avesse sposato una donna ebrea, e fosse in rapporti di amicizia con grandi fisici ebrei richiamati a Roma dal suo prestigio mentre fuggivano dalla Germania Nazista. Giurò fedeltà allo Stato (come richiesto dalla legge) e si iscrisse al Partito Nazionale Fascista, ma nel 1938 dopo le Leggi Razziali fuggì negli Stati Uniti. Negli USA fu ai vertici della ricerca nucleare, benché straniero, sospettato dall’FBI ed enemy alien dal 7 dicembre 1941.
Negli USA realizzò il 1° reattore nucleare, fu tra i leader del Progetto Manhattan e, suo malgrado, membro dei massimi organi politico- scientifici per il nucleare civile e bellico tra il 1944 e il 1950 e Presidente dell’American Physical Society per il 1953. Divenne cittadino USA nel luglio 1944. Gli USA lo premiarono, tra l’altro, con la più alta onorificenza civile, la Medal for Merit, e dopo la sua morte lo onorarono stabilendo “The Enrico Fermi Presidential Award” e intitolandogli “The Enrico Fermi Institute” per le Scienze Fisiche a Chicago e chiamando Fermilab Il National Accelerator Laboratory di Batavia IL.
Nell’incontro del 3 maggio verrà approfondita la conoscenza di Enrico Fermi, ma anche le vite dei Ragazzi di Via Panisperna – Enrico Persico, Franco Rasetti, Emilio Segrè (Nobel 1959), Edoardo Amaldi, Ettore Majorana (genio scomparso nel nulla nel 1938), Oscar D’Agostino e Bruno Pontecorvo (Mr. Neutrino fuggito in Unione Sovietica nel 1950) – e si parlerà di Orso Mario Corbino, che creò le condizioni politiche, economiche, accademiche e organizzative che, insieme col genio di Fermi, resero possibile la Scuola di Roma e i Ragazzi di Via Panisperna.
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