L’ultimo libro di Miriam Zambelli

Intervista con l’autrice de L’altalena dei sogni, finestra sul mondo raccontato da un punto di vista originale

Avarie

Miriam  Zambelli, scrittrice varesina racconta le pagine dell’ultimo libro realizzato e pubblicato da Aletti editore nella collana Oro.

In che momento è nata l’idea di questo libro, in quale contesto?
«Quando ho terminato il mio primo romanzo, Gli occhi dell’alba e del tramonto, ho
sentito immediatamente l’ispirazione per scrivere L’altalena dei sogni, infatti era ben
chiara nella mia mente la trama, volevo un romanzo che sognasse e facesse sognare il lettore».

Quando è scoccata la scintilla dell’ispirazione?
«Il romanzo è stato ispirato dalla mia favola preferita – Il Principe azzurro – e dai momenti che, nella mia esistenza, ho fortunatamente vissuto e condiviso con i miei genitori. Ripensare a quando ero con loro, nella felicità più totale, mi ha ispirato in modo alquanto coinvolgente e la mia grande passione per i cavalli è sicuramente stato uno spunto non indifferente per la realizzazione del romanzo».

Come è strutturato il libro?
«Il libro ha una forte struttura, ricorda le scatole cinesi ben incastrate tra loro su cui si sviluppa la storia che ricorre, in più frangenti, al sogno. L’altalena dei sogni mi è sembrato, fin da subito, il titolo più adatto per questo mio secondo romanzo, un titolo che abbraccia completamente il significato del libro. L’altalena mi ha trasmesso un senso di libertà, con il suo oscillare dal basso verso l’alto proietta il corpo e la mente laddove i nostri sogni e desideri riescono a trovare il loro compimento e la fantasia, ingrediente fondamentale, ne completa la realizzazione. La libertà che ho voluto sottolineare in questo mio romanzo è la libertà del cuore e della mente.
I personaggi si mettono a nudo palesando le loro debolezze, la forza, i sogni e i desideri. Ho sempre ritenuto che, talvolta, il sogno non sia la trasposizione di chissà quale desiderio oppure preoccupazione della vita, bensì pura fantasia anche se, devo convenire che, in taluni casi, i sogni che ci cullano durante il riposo si possono poi rivelare come fonte di ispirazione e premonizione rivolta al nostro quotidiano.
In ultimo, aggiungo che la mente possiede delle capacità impressionanti di immagazzinare immagini, suoni, colori e profumi senza dimenticare visi ed atteggiamenti di persone che possono essere dei soggetti qualunque e questa resta la forza e la miglior bellezza: riuscire a ricordare un sogno.
Descrivere un episodio in particolare mi risulta abbastanza difficile, infatti, per questo motivo non scelgo un particolare brano. Posso solo affermare che ogni singolo attimo narrato rappresenta qualcosa di molto importante e fortemente sentito.
Sicuramente il ricordo della mia adorata mamma, che è volata in cielo tre anni fa, è motivo per me di dolce malinconia e di accettazione della sua assenza fisica.
Scrivo esclusivamente guidata dal cuore, ascoltando ogni mia singola emozione interiore, comunque ben consapevole che la percezione e la comprensione sono assolutamente soggettive.
Ogni emozione fa capolino nella mente durante la lettura di un brano e se questo riesce a divenire uno spunto di riflessione oppure un piccolo aiuto, fosse anche solo per un’unica persona, non posso che provare molta gioia. Riuscire a trasportare il lettore in una dimensione di presenza in un luogo, in ogni singolo attimo di narrazione rappresenta per me, come autrice, una grande felicità in quanto sento di avere dato dell’aiuto al mio prossimo. E’di vitale importanza, nel corso dell’esistenza, riuscire a mantenere un cuore pulito perché questa condizione rende una persona libera; esattamente come è per la verità che libera da ogni costrizione interiore non desiderata, ovviamente questo è il mio personale pensiero. Ho quasi cinquantacinque anni e, nel corso della vita, le mie letture sono spaziate dalla filosofia: Schopenhauer, alla narrativa e poesia di vario genere: Hemingway, Allende, Gibran, Tagore, Hikmet, Merini e tanti altri con una particolare predilezione per gli autori latini. Devo anche aggiungere che il libro dei libri è per me rappresentato dalla Sacra Bibbia, poi ogni autore che ho avuto modo di conoscere mi ha arricchita sia a livello culturale sia a livello sentimentale. Personalmente trovo sia molto umano amare autori che ci somigliano, ma, nel mio caso, ci sono stati anche degli autori che ho cercato di conoscere pur non allineando il mio pensiero al loro; ogni periodo mi ha portato a leggere autori di vario genere e molto ha influito nella scelta lo stato d’animo».

Qual è il suo rapporto con la scrittura?
«Assolutamente spontaneo, in linea con il mio modo di essere.
Scrivere rappresenta per me la possibilità di esprimere al meglio tutto ciò che ho nel cuore e nella mente che, a mio parere, sono un tutt’uno. Mi piace narrare, soprattutto, riguardo al sentimento dell’amore esteso ad ogni sua forma: amore per la vita, per gli affetti cari, per ogni creatura senziente, amore per ogni situazione e mansione che, quotidianamente, ognuno di noi si appresta a compiere. Sto lavorando alla mia terza opera che ha come punto fondamentale d’ispirazione sempre l’amore che, in questo romanzo breve, verrà avvolto da un particolare mistero. Posso solo anticipare che i vari protagonisti, avranno modo di toccare, ed in modo molto incisivo, la forza che la vera Fede genera e il compimento di quei disegni che Dio ha disposto per ognuno».

Quale messaggio vuole trasmettere?
«Chiunque può essere illuminato nelle parole, nelle azioni, poiché non bisogna dimenticare che, come disse Gesù, ciò che chiederete nella preghiera state certi di averlo già ottenuto. Devo dire grazie anche a mio papà che con il suo talento creativo mi ha spronata ad esprimermi; e a chiunque, anche non avendo delle circostanze favorevoli, lotti per perseguire il proprio sogno e Gesù che, pur non essendo un’artista come si intende con questo termine, rappresenta un punto fermo e insindacabile nella mia esistenza e al quale devo tutto inclusa la capacità di trarre dal mio cuore ciò che riesco a scrivere. Vorrei ringraziare con tutto il cuore il mio Editore Aletti e la Sig.ra Donatella Imbastari per il suo prezioso supporto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2019
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