Installare un montascale in casa: modelli, tipologie, adempimenti
L’offerta di montascale presente sul mercato è decisamente molto ampia e variegata. Oggi si può installare questo tipo di ausilio praticamente in qualsiasi vano scale, anche in quelli che si elevano di vari piani, molto stretti o con forme particolari

L’offerta di montascale presente sul mercato è decisamente molto ampia e variegata. Oggi si può installare questo tipo di ausilio praticamente in qualsiasi vano scale, anche in quelli che si elevano di vari piani, molto stretti o con forme particolari. L’importante sta nello scegliere il modello più adatto per ogni situazione. A tal proposito conviene rivolgersi ad un’azienda multimarca che proponga Montascale di numerose marche e modelli disponibili in commercio, come ad esempio fa Centaurus Rete Italia, che mette a disposizione della clientela una rete di aziende affiliate in tutta Italia.
Come si installa il montascale
Il metodo di installazione del montascale dipende dal modello prescelto nonché da una serie di valutazioni tecniche, ad opera ti tecnici qualificati. Fermo restando il concetto che esistono numerosi modelli che si installano senza andare a fare lavori eccessivi, con alcune tipologie può essere necessario effettuare anche delle opere di muratura. Meglio quindi informarsi per tempo, chiedendo non solo il modello di montascale più adatto per la situazione specifica, ma anche l’eventuale necessità di effettuare opere di vario genere al momento dell’installazione.
A poltrona o a pedana?
Considerando le caratteristiche principali dei montascale, li si può dividere in due macro categorie: i più compatti e adatti quasi ad ogni situazione abitativa sono quelli a poltrona, perlopiù utilizzati da persone anziane con problemi di mobilità; per le persone disabili in carrozzina sono invece disponibili i montascale a pedana, che sono tendenzialmente più costosi e che in genere sono più esigenti riguardo alle misure minime degli spazi di installazione. Un impianto montascale a poltrona è in genere dotato di una guida fissa monotubo o bitubo che segue l’andamento della scala, e sulla quale la poltroncina si muove grazie ad un gruppo di trazione elettrico. Il montascale a pedana è abbastanza simile come concetto, ma anziché la poltroncina ha appunto la pedana, progettata per accogliere la persona con la sedia a rotelle.
Adempimenti burocratici
Per poter installare un montascale nella propria abitazione al momento in cui scriviamo non è necessario richiedere alcun tipo di permesso specifico (fare però sempre riferimento a fonti ufficiali ed aggiornate). Si dovrà però comunicare agli uffici comunali preposti l’inizio di un’attività di edilizia libera. Conviene anche ricordare che questo tipo di attività consente anche di approfittare di alcune agevolazioni che riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tali agevolazioni sono correlate alle politiche di Governo, quindi la loro entità e disponibilità dipende, di anno in anno, dai decreti emessi in merito a tale argomento. Prima di effettuare i lavori è quindi importante accertarsi dell’eventuale disponibilità di tali agevolazioni; per altro i disabili hanno anche la possibilità di ottenere delle agevolazioni ulteriori, dovute alla necessità di adeguare la propria abitazione alle necessità correlate alla disabilità stessa.
Il montascale in condominio
Un disabile può richiedere che nel condominio in cui vive venga installato un montascale, anche se ne sarà l’unico utilizzatore. Con un solo terzo di condomini che accettano tale installazione la spesa totale sarà suddivisa sull’intero condominio. Volendo però il condomino disabile può decidere di non chiedere il consenso degli altri condomini, e di procedere autonomamente accollandosi tutte le spese correlate all’installazione. A tale scopo dovrà comunicare per iscritto all’amministratore condominiale l’inizio dei lavori, tre mesi prima dell’inizio degli stessi. Conviene in genere richiedere all’assemblea condominiale il permesso di posizionare il montascale, non fosse altro che per la possibilità di ottenere che altri condomini partecipino alle spese, in modo da tagliare drasticamente la quota per il singolo disabile.
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