27 alias e 10 anni di espulsione, arrestato mentre perseguita la ex
L'uomo è stato identificato mentre si stava recando a casa della ex moglie che anni fa lo aveva denunciato. Era destinatario di un provvedimento di espulsione notificatogli nel 2018
27 diversi alias, una fedina penale lunghissima e una ossessione per la ex moglie. È finito così in manette un 38enne rom di origine serba, nato in Italia e domiciliato in Germania, che alcune sere fa stava cercando di incontrare la ex moglie.
L’ uomo si era presentato a Rho con l’intenzione di voler incontrare contro la sua volontà la propria ex moglie, che anni prima lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia. La donna da qualche tempo aveva manifestato dei seri timori per la propria incolumità e per quella dei propri figli, conoscendo l’indole violenta dello stesso e si era rivolta ai militari rhodensi, in quanto minacciata dall’ex coniuge che ad ogni costo voleva imporle un incontro per avere un chiarimento.
Il soggetto, notando la pattuglia dei Carabinieri che lo stava cercando, dapprima si era nascosto tra le auto in sosta, allontanandosi poi a piedi per le vie limitrofe al Santuario, venendo però notato da uno degli operanti il quale lo ha seguito fino al suo ingresso in un negozio di fiori, informando il collega dell’avvenuta localizzazione. L’uomo era uscito dal negozio poco dopo con una rosa rossa confezionata, verosimilmente acquistata per crearsi una sorta di alibi, e alla richiesta dei militari sul perché si trovasse nel Comune riferiva di essere venuto a Rho perché voleva omaggiare la moglie per il suo compleanno (occasione che però di fatto ricorreva circa un mese dopo).
Alla successiva richiesta di come avesse raggiunto Rho, riferiva altresì di essere giunto in treno. Poiché però la versione fornita non convinceva gli operanti, veniva anche perquisito rinvenendo sulla sua persona la chiave di un’autovettura Mercedes, successivamente localizzata poco distante.
Pertanto, accompagnato presso il comando dell’Arma per ulteriori accertamenti, in quanto i documenti esibiti non convincevano i Carabinieri, il predetto veniva sottoposto a rilievi fotosegnaletici, che permettevano di stabilire l’esistenza presso il casellario nazionale di ben 27 alias, tutti riferibili al medesimo soggetto e dalla cui successiva analisi emergeva che, oltre ad annoverare precedenti per i reati di furto – ricettazione – estorsione – furto in abitazione – detenzione e spaccio di stupefacenti – danneggiamento – lesioni personali – maltrattamenti in famiglia – violazione obblighi assistenza familiare – guida senza patente – false attestazioni a P.U. – resistenza oltraggio e violenza a P.U. e violazioni sulla legge dell’immigrazione. Si è anche scoperto che era destinatario di un provvedimento di espulsione dal Territorio Nazionale notificatogli nel 2018, conseguentemente al quale non poteva rientrare in Italia o nell’ambito Schengen per 10 anni. In virtù di tale inosservanza veniva pertanto dichiarato in stato di arresto ed al termine di tutte le formalità, successivamente espulso dal territorio nazionale.
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