Prima di togliere il pannolino meglio preparare il terreno
Evitare pressioni, premi, punizioni e la concomitanza con altri cambiamenti importanti. Sì invece a letture, osservazioni, buone abitudini e precauzioni anti stress
L’estate è forse la stagione preferita dai genitori per aiutare i bambini a raggiungere una delle prime grandi conquiste d’autonomia: togliere il pannolino e imparare a farne a meno.
Oltre ad alcuni accorgimenti di carattere pratico, per accompagnare i figli in questa fase delicata, bisogna assicurarsi che il contesto in cui si intraprende il percorso sia adeguato a facilitare il raggiungimento dell’obiettivo.
PERIODI TRANQUILLI
Proprio perché si tratta di un passaggio delicato è meglio proporre la transizione in un momento di serenità per il bambino, evitando sfavorevoli concomitanze con altri eventi di cambiamento, e quindi di stress (perché i bambini adorano le routine e ne sono rassicurati). Quindi non è opportuno iniziare lo spannolinamento durante un viaggio, a ridosso della nascita del fratellino o dell’inserimento a scuola.
FAMILIARIZZARE CON IL GABINETTO
Già dai sei mesi, o comunque da quando il bimbo impara a stare seduto, può iniziare a familiarizzare con il gabinetto, usando ad esempio un vasino o un riduttore. Osservando il bambino i genitori impareranno a riconoscere da alcuni segnali (certe espressioni, gesti, o particolari pianti e sequenze) che si sta preparando per fare cacca o pipì, anche prima che cominci a parlare. Quando compaiono i “segnali premonitori” i genitori possono abituarsi a portare in bagno il bimbo, rendendo l’utilizzo del vasino o del gabinetto un gesto normale e quotidiano anche se non sempre produttivo.
Anche l’osservazione di fratellini o amichetti più grandi in questo senso può aiutare.
LETTURE A TEMA
Cacca e pipì sono argomenti molto cari ai bambini, affrontati ampiamente dalla letteratura di genere con storie e albi illustrati che preparano i piccoli a gestire i bisogni in autonomia. Leggere dei libri sull’argomento ai bambini sicuramente è divertente e può essere utile a prepararli a fare a meno del pannolino.
NIENTE PRESSIONI
Il passaggio è importante ma è meglio evitare che tutta l’attenzione di genitori, nonni, zii e fratellini sia concentrata sulle pipì del pargolo. Troppa attenzione può rappresentare per il piccolo un carico eccessivo di pressioni e aspettative, facendolo sentire a disagio con il rischio che si ritiri nella sua zona di comfort, rifiutandosi di impegnarsi nel togliere il pannolino
NIENTE PREMI NÈ PUNIZIONI
Rimproveri, punizioni e ricatti hanno solo effetti controproducenti. Quindi cercate di rispettare i tempi del bambino (inutile accanirsi, se proprio non avverte lo stimolo della pipì forse non è pronto) Anche i premi sono da evitare: la soddisfazione più grande per un bambino che riesce a fare a meno del pannolino dovrebbe essere quella di riuscire a fare da solo, come i bimbi più grandi.
MANTENERE LA CALMA
Gli incidenti di percorso sono da mettere in conto e possono essere faticosi da gestire per i genitori. Quindi è bene partire armati di tanta pazienza e di qualche aiuto pratico. Come possono esserlo protezioni impermeabili per materassi, tappeti e divani e numerosi vestitini di ricambio.
ALLEANZE
Se il bambino frequenta il nido il miglior consiglio è quello di coordinarsi con le sue educatrici. Un confronto con le maestre può aiutare a scegliere tempi e modalità per lo spannolinamento più adatte al bimbo
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