Senzatetto sgomberati, “proporremo loro un percorso di reinserimento”

L'assessore Stefania Cribioli interviene dopo le critiche arrivate per lo sgombero di via Pastori. "Siamo anche in contatto con la parrocchia e le associazioni che si occupano di marginalità"

Nuova giunta Cassani

«La porta dei servizi sociali per queste persone, come per tutti, è ancora aperta. Occorre però che vogliano davvero essere aiutate».

Stefania Cribioli, assessore ai Servizi sociali, fa chiarezza sul ruolo del Comune in relazione ai clochard sgomberati settimana scorsa dallo stabile davanti all’ospedale, “occupato abusivamente e in condizioni igieniche e di sicurezza inesistenti”, sottolineano da Palazzo Borghi. Dentro c’erano sette persone, tutte italiane, molte delle quali con problemi di dipendenze.

La posizione dell’assessore era stata sollecitata nella giornata di martedì anche da Rocco Longobardi, il consigliere di Gallarate 9.9 che era un paio di anni fa per un sopralluogo proprio in quell’edificio.
«Abbiamo avuto il quadro completo della situazione solo quando siamo entrati nello stabile. Soltanto a quel punto abbiamo potuto verificato che quattro di loro non sono residenti a Gallarate. Gli altri quattro sono invece ufficialmente qui residenti: sono persone note ai nostri uffici competenti, per pregressi accessi non continuativi (e non per nostra volontà). Come abbiamo già fatto in passato, ciò che possiamo e vorremmo loro proporre è un percorso riabilitativo che li porti gradualmente a un reinserimento nella società. Siamo in contatto con la parrocchia che nella persona di monsignore Riccardo Festa questa mattina, in un incontro alla presenza anche del vicesindaco Caruso e degli assessori Palazzi e Mazzetti, si è detto pronto a collaborare. Abbiamo anche allertato da tempo, raccogliendo la loro disponibilità, le associazioni territoriali che si occupano di emarginazione».

Senzatetto a Gallarate: “Si sistemino anche altrove, continueremo a sgomberarli”

L’assessore Cribioli sottolinea di non avere sottovalutato la situazione: «Insieme al dirigente e al personale abbiamo un quadro aggiornato in tempo reale. Il fatto di non cercare la ribalta mediatica, non significa che da parte nostra ci sia disinteresse: gli occupanti dello stabile davanti al Sant’Antonio Abate erano stati avvisati alcuni giorni prima che l’edificio sarebbe stato sgomberato e “sigillato”, ma nessuno, pur avendone il tempo e nonostante l’indicazione a loro data, si è presentato ai servizi sociali. Il Comune non abbandona nessuno, non lascia nessuno in mezzo alla strada, ma non può costringere alcuno ad accettare di essere assistito».

“Gallarate può essere migliore”. L’appello delle associazioni per affrontare disagio e povertà

Infine, una precisazione sulle modalità di accoglienza all’interno della Casa di Francesco: «In questo tipo di strutture si offre riparo per la sola notte a chi attraversa un momento di difficoltà e ha bisogno di un tetto. Non è una soluzione definitiva e, in qualsiasi caso, non è il luogo adatto per eventuali soggetti con dipendenze che, invece, devono essere inseriti in un percorso che porti innanzitutto alla disintossicazione. Ribadisco, le porte dei Servizi sociali sono spalancate e mi rivolgo direttamente a loro, ai clochard gallaratesi che vagano per la città: aiutateci ad aiutarvi».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 23 Ottobre 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.