Nuovo contratto per i bancari: 190 euro di aumento e stretta alle pressioni commerciali

Il nuovo contratto interessa in provincia di Varese 2.200 lavoratori

bancario

È stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari che scadrà il 31 dicembre 2022 dalle organizzazioni sindacali di categoria e l’Abi . Il rinnovo interessa 282.000 lavoratrici e lavoratori delle banche aderenti ad Abi (altri 37.000 bancari sono dipendenti delle bcc, che hanno un altro contratto). L’accordo, nei prossimi mesi, sarà sottoposto al vaglio delle assemblee dei lavoratori.

Questi, in sintesi, i principali punti dell’ipotesi di accordo: 190 euro di aumento medio mensile in busta paga ed eliminazione del salario d’ingresso. Svolta sulla vendita di prodotti finanziari allo sportello: il protocollo del febbraio 2017 sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e l’Abi entra nel contratto nazionale e ciò si traduce in una stretta alle pressioni commerciali. Grazie a questa innovazione, in banca ci saranno maggiori protezioni sia per i lavoratori sia per i clienti per quanto riguarda la consapevolezza nelle scelte di investimento e l’acquisto di prodotti finanziari. In aggiunta, per i bancari il mancato raggiungimento di budget e obiettivi di vendita, non intaccherà le valutazioni delle loro prestazioni lavorative. Viene, poi, introdotto il diritto alla disconnessione per assicurare maggior rispetto alla vita privata dei lavoratori. E viene creata una cabina di regia tra i sindacati e l’Abi per analizzare e condividere l’impatto delle nuove tecnologie nel settore bancario oltre che l’eventuale nascita di nuove figure professionali. Arriva un ampio pacchetto di nuove norme e intese per favorire la conciliazione vita-lavoro, l’inclusione e le pari opportunità: riconoscimento di più ampie forme di flessibilità a vantaggio dei lavoratori, regole precise per lo smart working, più permessi per esigenze connesse a disagi familiari, strumenti per incentivare la diffusione del part-time, riconoscimento di tutte le unioni civili, più attenzione alla genitorialità anche ai fini dello sviluppo della carriera, più tutele per i dipendenti. Nasce, poi, la “banca del tempo”: le lavoratrici e i lavoratori bancari possono “donare” ferie, permessi e ore con finalità solidale a colleghe e colleghi.

«Dopo quasi un anno di trattative complesse, abbiamo ottenuto anzitutto un importante riconoscimento economico per le lavoratici e i lavoratori, in linea con i risultati delle banche, gli utili conseguiti e i dividendi distribuiti agli azionisti. Con l’accordo, viene anche confermata la centralità del contratto nazionale rispetto agli accordi di gruppo. Per la prima volta, il contratto nazionale tutela, oltre ai dipendenti, anche i consumatori grazie all’inserimento dell’accordo sulle politiche commerciali che consentirà una condivisione sui prodotti venduti allo sportello e un controllo diretto sulle pressioni commerciali. Il protocollo del 2017, che già era una novità assoluta nel panorama bancario europeo, viene così recepito nel contratto nazionale acquistando ancor più peso anche a vantaggio dell’immagine e della credibilità dell’intero settore. Costringiamo i banchieri a sedersi al tavolo per definire le politiche di vendita. Il nuovo contratto, inoltre, sarà un baluardo a
difesa della categoria, un importante strumento di garanzia. È stato respinto il tentativo di Abi di contrattualizzare il lavoro ibrido» commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

I COMMENTI DEI SINDACATI PROVINCIALI

Così Alessandro Frontini della Fabi provinciale: «Siamo molto soddisfatti per il rinnovo che era un anno che mancava. Siamo passati da una approvazione totale della piattaforma rivendicativa, dalle prime analisi sicuramente molti degli argomenti su cui si puntava, al di là della parte economica che è stata quasi raggiunto quasi al cento per cento, sono entrati nell’accordo. Quindi quasi 2.200 dipendenti di Varese e provincia potranno godere di questo rinnovo che sarà poi sancito dal passaggio assembleare per far votare i colleghi e le colleghe su questo accordo. Credo che il settore del credito oggi possa guardare con più serenità al futuro».

Particolarmente positivo anche il commento di Alberto Broggi, segretario First Cisl dei Laghi, secondo cui «è stato fondamentale che il negoziato abbia ribadito la centralità del contratto e la sua funzione sociale, cardine imprescindibile di tutela non solo per i lavoratori e le lavoratrici, ma anche per la clientela e tutto il tessuto economico produttivo del paese».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2019
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