La madonnina della chiesa di Giubiano si “rifà il trucco”
Il restauro della madonna custodita in uno degli altari laterali della chiesa durerà fino a maggio

La statua della Madonna, collocata nella nicchia dell’altare laterale della chiesa di Giubiano, a Varese, è stata per essere trasportata in un laboratorio di restauro dove per i prossimi mesi sarà “curata” per riportarla allo splendore iniziale. L’operazione terminerà, salvo imprevisti, nel mese di maggio, il mese dedicato alla Madonna.
Dalla scheda di restauro del Laboratorio Restauri “Peron Massimo Maria” di Tradate si viene a sapere che la scultura a tutto tondo, alta circa 1,70m, presenta una buona fattura artistica e vede l’utilizzo di gesso (forse su telaio ligneo) poi dipinto con colori ad olio.
Lo stato di conservazione dell’opera è sufficiente, tuttavia si riconoscono numerose sovrapposizioni di gesso e di colore, effettuate in maldestri e precedenti interventi manutentivi che, per il loro spessore, modificano zone in cui vi sono mancanze di supporto gessoso, soprattutto in corrispondenza della mano destra della Madonnina e del polso sinistro del Bambino.
Il problema più importante di cui soffre la statua, e generalizzato a tutte le superfici, sono le cadute ed i distacchi del film pittorico dal supporto gessoso; tale patologia di degrado riguarda in modo particolare la veste e gli incarnati di Vergine e Bambino ed è causata dai pesanti spessori delle ridipinture (vernici industriali) di cui sopra, oltre che da urti accidentali verificatisi durante le esposizioni liturgiche.

«Maria Ausiliatrice, questo è il titolo della statua della Vergine Maria che dal 1925 è stata posta nella nostra chiesa – spiega il parrocchiano Mario – La parrocchiana Rosa Rimoldi fece dono della statua in gesso, che commissionò a una ditta di Roma. Quell’anno la festa di Maria Ausiliatrice cadeva di domenica 24 maggio. Con grande solennità il simulacro venne portato in processione nelle vie della castellanza, con numeroso clero e il corpo musicale di Bizzozero. Nel 1940 la statua trovò la collocazione definitiva nella nuova grande cappella. Tanti cari ricordi affiorano alla mente: i rosari del mese di maggio. È impossibile pensare che a Giubiano ci siano persone che non hanno nel cuore la nostra Madonna, bella e sorridente nella sua nicchia dorata. Anche questo perciò è fare memoria: restaurarla».
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