Patenti revocate, sono 226 in un anno. E arrivano i controlli

Giro di vite annunciato nel corso del summit in prefettura per contrastare morti e feriti sulle strade

Avarie

C’è chi ha fatto inversione o viaggiato contromano in autostrada – per fortuna un solo caso accertato – o chi ha guidato nonostante l’auto fosse sottoposta a provvedimento di fermo amministrativo (4 casi).

Ma il bilancio delle revoche della patente stilato dalla Prefettura nel 2019 comprende anche la banale circolazione con patente sospesa, che ha visto fermare ben 64 persone, mentre altre 60 sono state pizzicate perché non era stata fatta la visita medica opportuna per il rinnovo. Automobilisti sbadati, poco attenti, distratti da comportamenti che addirittura prima di mettersi alla guida dimostrano la necessità di non dare per scontata una delle attività più comuni, ma che può rivelarsi fatale se non sai distinguere il verde dal rosso al semaforo.

In tutto, nel 2019, sono state 226 le patenti revocate e 1883 quelle sospese, di queste ultime, peraltro, 1129 sono quelle sospese per l’abuso di alcolici.

Il punto su tutto questo arriva nel giorno in cui la Prefettura intende accendere il faro sui morti e i feriti per incidenti stradali e lo ha fatto oggi, giovedì con una riunione in concerto con tutti gli altri enti interessati, forze dell’orine in primis rappresentate dai vertici provinciali, ma anche le rappresentanze dei principali comuni del Varesotto, da Luino a Saronno.

«Nell’occasione – dicono dalla Prefettura – si è proceduto ad una approfondita valutazione del fenomeno in provincia di Varese ove si registra una tendenziale stabilità degli andamenti, e la significativa incidenza, tra le cause dell’infortunistica stradale, dell’abuso di alcool, dell’uso di stupefacenti, e di fattori di distrazione, soprattutto legate all’uso degli apparati cellulari.
Si è pertanto ritenuto di intensificare le attività di controllo ad opera delle Forze di polizia, concentrando l’attenzione sui tratti stradali caratterizzati da maggiore pericolosità e su quelli posti in prossimità ai luoghi di aggregazione o strutture di intrattenimento che possono rappresentare un fattore di attrazione di presenze e generare un picco di incremento di circolazione dei veicoli specie nelle fasce orarie notturne con rischi di condotte potenzialmente lesive dell’incolumità degli stessi conducenti e dei passanti».

Il prefetto nel rimarcare la rilevanza dello sviluppo di sinergie istituzionali ha inoltre richiamato l’attenzione sull’accordo quadro recentemente sottoscritto tra Ministero dell’Interno e ANCI, in materia di viabilità nei centri urbani, che, riferito per la prima fase, alle città metropolitane ed ai capoluoghi provinciali, prevede un ruolo preminente delle Polizie locali nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana lungo l’intero arco delle 24 ore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2020
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