Tributi, Insieme per Sesto attacca la maggioranza: “aumenti ingiustificati”
Per l'opposizione: "la Giunta Buzzi non sta dando prova di quella trasparenza e ricerca di dialogo che aveva promesso all’insediamento"
“Aumenti annunciati ma non giustificati”. Insieme per Sesto attacca la maggioranza sui tributi: «Sulla stampa locale il Sindaco annuncia una raffica di aumenti tributari e nuove tasse che giustifica così: “E’ noto a tutti come il progressivo impoverimento dei trasferimenti dello stato ai Comuni sia un problema grave per tutte le amministrazioni locali: lo Stato chiede sempre più adempimenti e impegno ai Comuni e contestualmente riduce i soldi che mette a disposizione”. A parte il fatto che quando, nel maggio scorso, il Sindaco Buzzi ha chiesto il voto dei sestesi nel suo programma non ha parlato di questa necessità che non poteva non aver presente dato il suo ruolo precedente, ciò che non quadra è la giustificazione degli aumenti, che non regge alla prova dei numeri».
“La previsione per 2020 è un aumento di entrate tributarie (tasse) pari a €. 765.836, una cifra ben più di 12 volte superiore rispetto alla minore previsione di entrate da trasferimenti: 51 mila euro sulle somme accertate l’anno scorso 2019. Le parole del Sindaco Buzzi sono smentite dagli atti della Ragioneria che nel DUP (Documento Unico di Programmazione) attesta che negli ultimi anni le entrate da trasferimenti sono costantemente aumentate: da euro 1.126.304 nel 2016 a euro 1. 513.672 euro accertati nel 2019, mentre nel 2020 il Bilancio di Previsione prevede per questa voce una entrata di 1.482.040, inferiore di poco allo scorso anno, ma molto superiore ai bilanci degli ultimi tre anni».
«Se a ciò aggiungiamo – conclude la nota del gruppo Insieme per Sesto – il fatto che i Consiglieri di minoranza non hanno ancora ricevuto e non conoscono il contenuto e le modalità degli aumenti annunciati possiamo dire tranquillamente che la Giunta Buzzi non sta dando prova di quella trasparenza e ricerca di dialogo che aveva promesso all’insediamento. Ricordiamo ancora una volta che le componenti di minoranza rappresentano i contribuenti al pari della maggioranza, che si dichiara “LEGA DELLA LIBERTÀ” e che dovrebbe ben sapere che tra i principi base del liberalismo vi è quello di non toccare le tasche dei cittadini senza prima informarli e coinvolgerli nelle decisioni».
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