Si cercano volontari per la migrazione dei rospi

Ogni anno a fine febbraio centinaia di rospi scendono dai boschi di via Mazzorin per andare in quei luoghi dove negli scorsi decenni si erano riprodotti. I volontari aiuteranno ad evitare che vengano schiacciati dalle auto

Generico 2018

Un tassello fondamentale di biodiversità, una parte che non può mancare in un ecosistema che vuole stare bene e puntare alla qualità. Anche per questo e’ opportuno lavorare per la loro protezione nelle prossime settimane di migrazione dai boschi, per evitare che siano schiacciati dalle auto. E’ stato questo il senso dell’incontro svoltosi questa mattina in Comune a Luvinate, promosso dall’Amministrazione insieme a Lipu, Legambiente, Parco Campo dei Fiori, Rangers Varese. Presenti il Sindaco di Luvinate, il vicesindaco di Barasso e il Direttore del Parco Campo dei Fiori, con oltre 60 cittadini.

I rospi sono indicatori di qualità ambientale. «Gli anfibi regolano e modulano ciò che è fastidioso per gli uomini, come insetti e vermi, a loro volta sono prede per altri animali (uccelli e rettili). Sono dunque un punto di equilibrio creato nei secoli e millenni. Inoltre – hanno sottolineato i volontari Lipu e Legambiente- a differenza di altri animali, la loro esistenza indica luoghi inquinati o non inquinati, essendo bioindicatori naturali. Proteggere i rospi significa promuovere la qualità ambientale».

Si cercano volontari. Da qui l’iniziativa di Comune e associazioni: rispondere alle minaccie di oggi che stanno portando a un loro declino numerico: la perdita degli habitat, la frammentazione del territorio, le connessioni ecologiche. «In particolare a Luvinate, come in altri pochi comuni in provincia, capita che con fine febbraio centinaia di rospi scendano dai boschi di via Mazzorin per andare in quei luoghi dove negli scorsi decenni si erano riprodotti. In loro rimane una memoria ancestrale. Il problema – continuano i volontari – sono ora le strade e le macchine. Da qui la necessità di organizzare squadre di volontari che raccolgano gli anfibi per poi essere portati in luoghi a loro adatti».

Nei prossimi giorni verranno collocate le reti di protezione acquistate dal Comune, mentre si formeranno le squadre di volontari (impegno una volta a settimana per circa due ore verso sera. Per adesioni contattare il Comune). Intanto con la Scuola si studierà la possibilità di realizzare uno stagno nel giardino, in modo da garantire agli animali, senza necessità di superare la strada, un luogo adatto alla loro riproduzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2020
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