Dal barbecue abusivo alle false certificazioni, venerdì di denunce nel Luinese
Nella giornata di venerdì i carabinieri della Compagnia di Luino hanno denunciato diverse persone per violazioni delle norme previste nella lotta al Coronavirus.
Venerdì di controlli sulla circolazione stradale e sugli spostamenti delle persone da parte dei Carabinieri della compagnia di Luino. I militari hanno messo in campo numerosi servizi e attuato posti di controllo su tutto il territorio ed in prossimità di luoghi pubblici.
A Cuvio i militari della locale stazione hanno denunciato sei persone per inosservanza del divieto di spostamento. Tra questi, due richiedenti asilo ospiti di una struttura i quali erano a spasso per la cittadina, tre giovani poco più che ventenni che alle precedenti ore 23 erano in giro in macchina invece di stare a casa ed un 18enne di Maccagno che si trovava a Cuveglio con la sua moto, forse a trovare qualche amico. La stessa denuncia è scattata per un albanese di 30 anni che a Laveno Mombello si trovava in giro senza alcun motivo, mentre i Carabinieri di Maccagno hanno sanzionato un uomo che si stava portando in una seconda casa contrariamente a quanto imposto dalle restrizioni in materia.
A Marchirolo i carabinieri della stazione hanno effettuato posti di controllo lungo la S.S. 233 intimando l’alt ad un’utilitaria condotta da un 40enne del posto. Dalla verifica in banca-dati è emerso che stava guidando con patente già sospesa per guida in stato di ebbrezza comminata l’anno scorso. Per questo motivo il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo con una sanzione che va dai 2 agli 8mila euro. Poi un altro signore che, in sede di giustificazione ha dichiarato per iscritto di essersi recato presso un centro analisi. È stato denunciato per false dichiarazioni in quanto, dalle verifiche successive fatte dai carabinieri, il luogo da lui dichiarato era chiuso.
Sempre i militari di Marchirolo, su chiamata di alcuni cittadini, si sono portati presso il parcheggio sopraelevato di un supermercato di Lavena Ponte Tresa. Lì vi erano 4 persone intente a cuocere carne alla brace. Certi di non essere visti, due uomini e due donne sono stati sorpresi mentre grigliavano le braciole e sanzionati secondo la normativa in vigore, oltre che essere stati invitati a liberare immediatamente lo spazio occupato.
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