Manifestazioni sportive a porte chiuse
Lo ha detto nel suo discorso il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
«Da domani al 15 marzo saranno sospese le attività didattiche in scuole e università e non si svolgeranno manifestazioni sportive con presenza di pubblico» con questa frase, estrapolata dal discorso riguardo all’emergenza nazionale dovuta al Coronavirus, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha di fatto anticipato quali saranno le limitazioni per gli eventi sportivi.
La spiegazione viene data dal Premier sempre nel corso del discorso: «Il primo obiettivo deve essere la limitazione dei contagi».
Questo il testo del Decreto:
“Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d).
All’art 4, comma 1, si può leggere: “Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020”.
Il Presidente del Consiglio Conte: “Primo obiettivo la limitazione dei contagi”
Si va verso gare giocate a porte chiuse per tutte le attività sportive. Ora si aspetta il decreto e poi le singole federazioni recepiranno e comunicheranno. Non ci sono stati “stop” preventivi da parte del Premier, lo sport quindi proseguirà ma lo farà senza tifosi negli stadi, nei palazzetti e nelle altre sedi di gara.
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