Si alza l’allerta nella Bergamasca, “Zona rossa? Si sta valutando”

L’assessore Gallera ha poi confermato che la Regione si sta preparando a gestire l’afflusso dei malati “anche con numeri importanti”, dal momento che l’incremento dei casi positivi “corrisponde praticamente al numero degli ospedalizzati”

gallera conferenza stampa

Il nuovo bollettino giornaliero dei contagi da nuovo Coronavirus fa alzare l’allerta scattata nella Bergamasca dove il numero di nuovi contagi (129) oggi ha superato quello del Lodigiano (98). Numeri che aprono a nuove valutazioni che potrebbero portare anche ad un estensione della zona rossa.

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«Abbiamo inviato i dati della Bergamasca all’Istituto nazionale della Sanità – ha detto l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera durante la consueta conferenza stampa a Milano -. È evidente che c’è un forte incremento nella zona di Bergamo e abbiamo chiesto di fare una valutazione e di suggerire a noi e al Governo la migliore strategia. È un dato di fatto che c’è stata un’impennata di contagiati: in Bergamasca il numero dei contagiati è la più alto».

L’assessore Gallera ha poi confermato che la Regione si sta preparando a gestire l’afflusso dei malati “anche con numeri importanti”, dal momento che l’incremento dei casi positivi “corrisponde praticamente al numero degli ospedalizzati”.

Gallera ha anche spiegato che ieri “ha incontrato gli amministratori locali e i rappresentanti delle Ats” con i quali è stata condivisa la necessità di mettere in campo misure affinché “chi è in isolamento volontario o è un contatto diretto sia supportato e stia realmente al domicilio”. Allo stesso tempo l’assessore ha invitato ancora gli ultra 65enni “a stare a domicilio nelle prossime 2/3 settimane”.

Nell’ultima settimana sono stati creati 103 posti in più (69 nel pubblico e 34 nel privato) di terapia intensiva. “Ne avevamo 724 – ha detto Gallera – più i 176 dei monospecialistici (che, in questo momento, non sono coinvolti) e siamo dunque arrivati a 827, di cui 593 nelle strutture pubbliche e 232 nelle strutture private.

“Abbiamo anche ottenuto dal ministero – ha aggiunto l’assessore – l’autorizzazione a una deroga che ci consentirà di assumere infermieri prima dell’iscrizione all’Albo. Avremo dunque circa 350 nuovi infermieri da immettere nel sistema intorno a metà marzo”. L’assessore ha poi aggiunto che sia lui che il collega Foroni hanno ricevuto una telefonata dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha confermato la disponibilità di 14 medici e 20 infermieri militari ad entrare subito in servizio. “Domani, inoltre – ha aggiunto – approveremo in Giunta un accordo che consente ai privati di lavorare nel pubblico”.

Gallera ha anche confermato che all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo è ricoverato un neonato di 20 giorni positivo al coronavirus. Il bambino “non è in una situazione particolarmente compromessa, è in isolamento in patologia neonatale e respira autonomamente”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2020
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