Un Decreto per salvare i lavoratori di Air Italy

La crisi della compagnia, scoppiata a gennaio, è finita un po' in ombra, ma tocca quasi mille persone direttamente e centinaia nell'indotto. Pressing dalla Lombardia, da centrodestra e centrosinistra, per il Decreto

I flash mob a Malpensa contro la chiusura di Air Italy

Potrebbe arrivare oggi il decreto del Governo per estendere gli ammortizzatori sociali a 1.450 lavoratori di Air Italy, la compagnia che ha avviato la liquidazione in bonis e il licenziamento collettivo dei dipendenti, di cui quasi un migliaio a Malpensa.

La misura, caldeggiata dai sindacati anche nelle settimane passate,  viene sostenuta anche dalle forze politiche di Lombardia, sia quelle che fanno riferimento alla maggioranza di governo a Roma sia quelle che invece sono al governo della Regione: «Il Governo si attivi come ha promesso per rifinanziare il fondo volo, noi come Regione Lombardia siamo pronti ad attivare le politiche attive e tutto quanto serve per ottenere la Cassa Integrazione Straordinaria» dice Melania Rizzoli, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro.

«In questo difficile momento siamo vicini ai lavoratori di Air Italy e condividiamo l’appello di Regione Lombardia affinché l’azienda chieda quanto prima l’esame congiunto per far partire la cassaintegrazione speciale», dicono Samuele Astuti e Pietro Bussolati, consiglieri regionali del Pd, componenti della IV Commissione Attività produttive.

«Come Pd lombardo stiamo seguendo da vicino la situazione e siamo in costante rapporto e raccordo con il Governo per cercare una soluzione a questa crisi che ha una pesante ricaduta economica e occupazionale sull’intero Paese, ma in particolare sulla Lombardia» proseguono i due esponenti dem. «Ricordiamo che sono coinvolti 1600 lavoratori, 1000 dipendenti di Air Italy e 600 impiegati di un indotto che ricade sui nostri territori».

La crisi Air Italy tocca direttamente quasi mille lavoratori, ma oltre a questo c’è anche l’impatto sull’indotto aeroportuale, che si è sommata alla drastica riduzione di volumi legata alle misure di contenimento – italiane ed estere – del Coronavirus. Una situazione inedita che espone al rischio migliaia di posti di lavoro.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Marzo 2020
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