Landoni: “A Gorla Minore la Rsa Gonzaga necessita di un intervento urgente”
Il sindaco fa luce sulla situazione in cui versa una delle due Rsa gorlesi: mancano le condizioni sufficienti a garantire protezione a operatori sanitari e ospiti della struttura

Lo aveva annunciato tempo fa, informando i cittadini della volontà di rivolgere una particolare attenzione sullo stato in cui versano le Rsa gorlesi nell’ambito della pandemia che sta colpendo anche il nostro territorio: il sindaco Vittorio Landoni ribadisce oggi la serietà della situazione: «In una delle due nostre Rsa c’è un problema importante di sicurezza e non sto parlando della Raimondi. La struttura in questione (la Rsa e Cpa San Luigi Gonzaga, ndr) non ha le condizioni sufficienti a garantire protezione a dipendenti e ospiti». I numeri parlano chiaro soprattutto ad aprile con un incremento deciso di decessi rispetto allo stesso mese dello scorso anno: in tutto aprile 2019 erano morti 9 ospiti mentre quest’anno siamo già a 20 e siamo solo al 10 aprile. La struttura, inoltre, ospita anche persone con problemi psichici e il contagio è già arrivato anche nella sezione dedicata a loro.
Una inefficienza che è figlia di un atteggiamento sbagliato fin dalla comparsa dell’allarme Coronavirus: «Già a metà febbraio si sarebbe dovuto adottare misure precauzionali, vista la fragilità delle persone che risiedono nelle Rsa, invece non è stato fatto nulla, così come non si sta intervenendo adeguatamente neanche adesso».
E’ stato l’intervento dell’Amministrazione comunale ad aver smosso la situazione: «Non puoi, a fine marzo, non esserti ancora occupato delle dotazioni di sicurezza necessarie: non appena il Comune è venuto a conoscenza della realtà è riuscito ad inviare 600 mascherine normali e 50 mascherine ffp2. E non solo: abbiamo sollecitato noi le autorità competenti (ATS, ndr) affinché si occupassero di garantire l’esecuzione di tamponi per il personale della struttura. Hanno accolto la nostra richiesta e l’esame è stato eseguito la scorsa settimana, ma avrebbero dovuto provvedere prima».
Un intervento che però non risolve la situazione attuale: «Sarebbe stato necessario adottare una strategia preventiva, anche a fronte dell’emergenza diffusa nelle Rsa del territorio, sul quale sindacati, media e mondo politico stanno puntando i riflettori».
Adesso non c’è modo di sapere se ci sarà un isolamento degli ospiti, una loro compartimentazione o se invieranno altro personale sanitario: «Non mi interessa creare polemiche o puntare il dito – chiarisce il primo cittadino – ma in una situazione del genere è grave restare fermi ed è necessario intervenire il prima possibile. L’Amministrazione comunale continuerà a seguire con serietà e attenzione gli sviluppi futuri».
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