Storie locali di cibo recuperato e donato

Aumentano famiglie e persone in difficoltà economica. Comunità Operosa sta cercando di accelerare i progetti che aveva in atto sullo spreco alimentare

Avarie

Prima che insorgesse questa emergenza da coronavirus, il Laboratorio “Stili di vita sostenibili” della Comunità Operosa lavorava per ridurre lo spreco di cibo e promuovere la solidarietà alimentare nel nostro territorio. Un lavoro intenso per analizzare i comportamenti virtuosi già presenti sul territorio e per cercare sinergie tra le realtà già impegnate in progetti di riuso, riciclo e solidarietà alimentare.
Questo lavoro aveva già portato buoni risultati: a Dicembre 2019 si è iniziato il ritiro delle eccedenze alimentari anche al sabato mattina presso il supermercato LIDL di Luino in base alla legge 166/16 detta “Legge Gadda”. Grazie all’aiuto di tanti volontari, presso la Chiesa Metodista di Luino questo cibo scartato diventa di nuovo un bene che, opportunamente selezionato e raggruppato per tipologia e per colore, viene poi distribuito alle persone che ne hanno bisogno. E così casse piene di banane, confezioni di frutti di bosco, mele, pere e ancora cavolfiori, patate,
carote, insalate e pomodorini, da spazzatura diventano cibo, riguadagnando quel valore che la natura e la mano dell’uomo gli aveva conferito: ricordiamoci che ben un terzo degli alimenti prodotti sul nostro pianeta viene sprecato senza neanche arrivare sulla tavola.

Per chi si occupato di lotta allo spreco di cibo, di recupero e di riuso, questa emergenza da coronavirus è una sfida ancora maggiore. Sprecare cibo in questi momenti diventa veramente un insulto nei confronti di tante famiglie e persone che, ridotte in difficoltà economiche della mancanza di lavoro e quindi di reddito, hanno problemi a procurarsi il cibo quotidiano.
Abbiamo quindi intensificato gli sforzi nei confronti dei supermercati del nostro territorio e finalmente è arrivata una risposta positiva: la COOP di Luino ha aderito alla richiesta della Comunità Operosa consentendo il ritiro delle eccedenze alimentari il mercoledì ed il sabato mattina. Tutto ciò grazie all’aiuto della Fondazione Asilo Mariuccia, membro fondatore della Comunità Operosa, che da tempo ha aderito al progetto della COOP denominato “Buon fine” per la
donazione delle eccedenze alimentari alla sua sede di Porto Valtravaglia. L’Asilo Mariuccia ha autorizzato la COOP a consegnare le eccedenze alimentari due volte la settimana ai volontari della Comunità Operosa.

Da spreco a risorsa: un processo virtuoso che la COOP, importante realtà italiana della grande distribuzione ed al tempo stesso organizzazione di consumatori, porta avanti da anni e che costantemente rilancia e rinnova. Nel 2019 il progetto “Buon Fine”, ovvero le eccedenze donate in solidarietà, ha ottenuto un nuovo primato: sono state raccolte e donate 6.190 tonnellate di derrate alimentari, in grado di generare non meno di 7,5 milioni di pasti, per un valore pari a oltre 30 milioni
di euro.

E così, dopo aver effettuato l’iter amministrativo necessario, sabato 11 Aprile 2020 i volontari della Comunità Operosa hanno ritirato carrelli di eccedenze alimentari con carne, formaggi e scatolame presso la COOP Luino, iniziando così questa utile collaborazione. Queste eccedenze alimentari sono state portate presso la Chiesa Metodista di Luino e gestite in collaborazione con l’O.P.A.A.R di Germignaga e con le Caritas della zona.

Paradossalmente questa emergenza da coronavirus ha dato un impulso alla lotta contro lo spreco di cibo, uno degli effetti più deleteri di quel consumismo che ha portato alla distruzione dell’ambiente ed alla crisi climatica: ridurre gli sprechi aiutando le persone bisognose è una pratica che migliora l’ambiente e crea solidarietà, contribuendo a quel cambiamento degli stili di vita che può salvarci dalla emergenza climatica già in atto.
Grazie LIDL. Grazie COOP.

(a cura di Comunità Operosa Alto Verbano)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Aprile 2020
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