Tre parrucchieri di Gazzada scrivono al Governo

Tre imprenditori scrivono al premier Conte: “Vorremmo portare alla luce alcuni punti e dare delle proposte concrete per il nostro settore“

Avarie

Alla gentile attenzione del premier Giuseppe Conte,
ci presentiamo, siamo un gruppo di Gazzada Schianno, titolari di Centri estetici e saloni di parrucchiere.
Vorremmo portare alla luce alcuni punti e dare delle proposte concrete per il nostro settore.

Art 1 della Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

Vorrei partire proprio da qui, perchè ciò che sta succedendo in questo momento così drammatico per la nostra nazione, mette seriamente in discussione il primo articolo della nostra costituzione.
Io comprendo perfettamente la complessità del suo ruolo in questo periodo, ma dalle parole dette tramite l’informazione, ci stiamo sempre più rendendo conto che non si sta facendo altro che un gran caos.
Abbiamo bisogno di tutele serie e consistenti , esattamente come dice Lei, ma questa volta le proposte arrivano da chi direttamente lavora sul campo. Dall’alto delle vostre facoltà non vi siete mai resi conto che nelle nostre città e nei nostri paesi la situazione è molto più critica, rispetto a ciò che succede all’interno della vostra dimora.
Le proposte ponderate dal settore Acconciatura ed estetica, che inquesto periodo a perso 1,1 MILIARDO di euro sono le seguenti:

sospensione dei canoni di affitto o mutui per le attività
sospensione dei pagamenti fiscali di ogni genere fino alla fine del 2020
sospensione dei canoni di pos

Art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese

Ecco un altro punto fondamentale della nostra Costituzione, che dice in modo molto esplicito che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. In questo caso si sta violando ciò che c’è chiaramente scritto, dividendo il nostro Bel Paese in cittadini di serie A e di serie B.
Si stanno intrattenendo trattative solo con le parti rivolte alle imprese e non agli artigiani.

Pertanto la nostra proposta è quella di adeguare il Bonus a fondo perduto in base ai giorni di chiusura, considerando il nostro settore, vorremmo che fosse di 1000 euro,per il periodo di chiusura.
Ed unulteriore sussidio calcolato sempre sulla base del fatturato dell’anno precedente, dal momento in cui si potranno riaprire le attività ma con una portata decisamente minore.

Siamo stati i primi a voler chiudere le nostre attività, poiché non è possibile mantenere le distanze, e su questo siamo pienamente d’accordo, ma non si può essere titubanti sul sostentamento di attività come le nostre dove ci sono 130.000 imprese in tutta Italia e 263.000 addetti che lavorano nel settore. Con il rischio di perdita del lavoro di ben 49.000 persone.

Noi, per il famoso buon senso di cui si parla tanto, stiamo facendo dei sacrifici enormi per non chiudere definitivamente, ci aspettiamo altrettanto buon senso da Lei presidente e da tutte le forze politiche.

Distinti saluti

Free Style snc di Martinelli R. & Belli B.
Naturalmente Belle di Guerriero Federica & Palermo Francesca
Estetica Divina di Petrin Ombretta

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2020
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