«Basta consigli comunali via zoom» il consigliere d’opposizione lascia la seduta
Assemblea agitata quella di venerdì 13 giugno: rinviata la discussione delle tre interrogazioni presentate dalla minoranza tra cui quella sul campeggio Settelaghi
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Un problema di incomunicabilità che nemmeno zoom è riuscito a risolvere. L’ultimo consiglio comunale di Azzate è finito con una nulla di fatto: rinviate tutte le interrogazioni presentate dalla minoranza e confronto ridotto al minimo sui temi del bilancio. Al centro dello scontro tra maggioranza e opposizione la convocazione dell’assemblea ancora una volta per via telematica, anche se ora le regole dettate dall’emergenza non sono più così rigorose. La motivazione di questa scelta, secondo i consiglieri di minoranza Carlo Arioli e Raffaele Simone, risiede nella volontà di tutelare la segretaria comunale che, da circa due anni, lavora a scavalco, cioè a favore di più enti contemporaneamente, e divide la sua attività tra Azzate e Ceprano di Frosinone. La segretaria era collegata via zoom, tutti gli altri consiglieri erano presenti, tranne Enzo Vignola e Davide Ferrè.
La situazione era tesa sin dal principio ma le cose sono precipitate quando il consigliere Carlo Arioli non è riuscito a collegarsi perché la password che gli era stata recapitata con una Pec era errata. Arioli, a quel punto, ha abbandonato la seduta. Rinviate le tre interrogazioni che aveva presentato la minoranza una delle quali riguarda il campeggio Settelaghi: la società è fallita nell’agosto dello scorso anno e da allora la situazione pare ferma. La minoranza chiedeva conto della grossa cifra che il Comune vanta a credito, più di 350 mila euro, della bonifica delle piazzole, e della destinazione dell’area.
Tutte domande rimandate ad un consiglio comunale aperto al pubblico. «Ancora un consiglio comunale a porte chiuse, via zoom, nemmeno in streaming, quando ormai tutto è tornato quasi alla normalità: si va in chiesa, si pensa di fare l’oratorio estivo. Ma il consiglio comunale, quello no. O questa giunta non vuole il pubblico oppure ci sono altre ragioni che possiamo ben immaginare», dice Carlo Arioli di “Azzate in Valbossa”.
Secca la replica del vicesindaco Simona Barbarito: «Per quale motivo non dovremmo volere il pubblico? Non c’è nulla da nascondere e per quanto riguarda la segretaria comunale non ha mai perso una seduta, anche ieri era collegata via zoom. Spiace che i toni siano sempre così polemici, certo non facilitano la collaborazione».
Su una cosa, di fatto, maggioranza e opposizione si sono trovati d’accordo: stralciare le tre interrogazioni della minoranza per discuterle, appunto, in presenza dei cittadini.
Da segnalare invece la ratifica di una variazione di bilancio: 8 mila euro previsti per le potature sono stati spostati per creare un capitolo destinato all’emergenza Covid. «Sono soldi che recupereremo dalla spesa dell’energia elettrica – spiega Barbarito – Abbiamo sostituto i settanta lampioni comunali con luci a Led e questo ci consentirà di accantonare una cifra che destineremo al verde pubblico. La settimana prossima provvederemo a tagliare l’erba al Belvedere e dopo averli ripuliti, finalmente, riapriremo i giochi ».
Il “caso” camping Settelaghi in consiglio comunale ad Azzate
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