Dote unica lavoro e stage retribuiti: Astuti fa le pulci alla Regione

Il consigliere del PD chiede di chiarire come siano stati investiti i 69 milioni stanziati e solo parzialmente rendicontati e sugli stage fermati per il Covid chiede di intervenire a sostegno dei ragazzi

samuele astuti

«A quanto ammontano le risorse impegnate e spese per la Dote unica lavoro, la misura di sostegno per l’inserimento o il reinserimento lavorativo e la qualificazione o riqualificazione professionale dei cittadini lombardi?».

Lo ha chiesto, con un’interrogazione a risposta immediata, Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive e occupazione, durante la seduta di consiglio regionale di stamani. «È importante, soprattutto in questo momento, tenere monitorato l’andamento di questa misura che deve essere anzi potenziata per sostenere tutti coloro che sono rimasti indietro a causa dell’emergenza sanitaria e soprattutto per i giovani che devono ancora entrare nel mercato del lavoro» commenta Astuti.

I dati, forniti dall’assessore regionale Rizzoli, parlano di 69 milioni di euro impegnati rispetto ai 102 stanziati per il periodo 2019-2021, con oltre 14mila doti assegnate di cui 12mila con un percorso di inserimento lavorativo, pari a 37 milioni di euro, il 70% delle quali riferito a fasce di età a maggiore intensità di aiuto, cioè gli over 40, che hanno avuto un supporto per entrare o rientrare nel mercato del lavoro.

«Ma la rendicontazione dei percorsi conclusi parla di soli 5 milioni di euro – fa presente il consigliere Pd, commentando i numeri di Regione Lombardia –. Perciò, sia rispetto alla reale situazione e quindi efficacia dello strumento, sia al suo futuro, abbiamo chiesto che l’assessore venga in Commissione a confrontarsi con noi. È vero che sul tema Dul si parla molto di riqualificazione, ma abbiamo un problema molto grosso di inserimento nel mercato del lavoro dei giovani. Per questo è auspicabile una riflessione collettiva consiglio-Giunta: vogliamo capire insieme come ristrutturare non solo i meccanismi burocratici, ma anche le finalità della Dote rispetto alla costruzione di politiche attive del lavoro che possano essere in linea con quelle che saranno le necessità che dovremo affrontare nei prossimi mesi».

E sul tema dei giovani e del lavoro, Samuele Astuti solleva che il problema degli stagisti che si sono trovati senza indennità di tirocinio in seguito all’interruzione causata dall’emergenza sanitaria del CoVid 19: «Il blocco delle attività formative ha colpito duramente sia i tirocini curriculari che extracurriculari – spiega il consigliere Samuele Astuti – una sospensione che ha lasciato migliaia di tirocinanti lombardi senza alcun reddito per molte settimane e ha creato un serio problema anche agli studenti in tirocinio curriculare che, oltre ad avere accumulato tre mesi di ritardo nella parte pratica a causa del lockdown, si sono trovati impossibilitati a rientrare a causa delle persistenti norme di contenimento e distanziamento di sicurezza e rischiano, in assenza di provvedimenti specifici, di perdere l’anno».

«Diverse Regioni, per fronteggiare questa delicata situazione, hanno già previsto l’erogazione di un contributo una tantum a favore dei tirocinanti sospesi – fa sapere Astuti -: l’Emilia-Romagna ha stanziato 11 milioni ed erogherà 450 euro che diventeranno 900 per le persone con disabilità; la Toscana, a fronte di uno stanziamento di 5,1 milioni di euro, erogherà un contributo di 433 euro, infine il Lazio ha stanziato 5,4 milioni ed erogherà un contributo di 600 euro. Che cosa aspetta Regione Lombardia?»

La via
delle api

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Pubblicato il 09 Giugno 2020
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