Nuova vita per 285mila mascherine, verranno distribuite sul territorio

Il materiale era stato sequestrato a fine aprile e grazie alla collaborazione tra Guardia di Finanza e Prefettura ora verrà distribuite tra Ospedali, Protezione Civile ed altri enti

Mascherine guardia di finanza Varese

Sono 285mila le mascherine chirurgiche sequestrate dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio che ora verrano distribuite a diversi enti del territorio. Protezione Civile, Comuni, Ats Insubria, Ospedali, Autorità Giudiziarie, Forze di Polizia, scuole e Croce Rossa nei prossimi giorni riceveranno parte delle migliaia di confezioni contenenti dispositivi di protezione individuale.

A presentare l’iniziativa congiunta tra forze dell’ordine, questa mattina, è stato il Prefetto Dario Caputo, al suo primo incontro con la stampa dall’inizio dell’incarico a Varese, con il Comandante provinciale della guardia di Finanza Generale Marco Lainati e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Varese, Colonnello Claudio Cappello.

Generico 2018

Le 285mila mascherine chirurgiche sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio alla fine di aprile perché recavano una impropria marcatura “CE” ed erano prive di ogni documentazione idonea a certificare correttamente il prodotto come dispositivo medico. Provenivano dalla Cina ed erano pronte per essere vendute da un’azienda di Samarate, il cui rappresentante legale era stato denunciato per frode in commercio e i prodotti sequestrati collocati a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli esiti delle indagini.

Visto la considerevole domanda di mascherine chirurgiche le Fiamme Gialle hanno quindi pensato di dargli nuova vita e, grazie alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha concesso il nulla-osta al dissequestro dei beni ai fini della requisizione, ha avviato la procedura introdotta dal decreto “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020, artt. 6 e 122) per far fronte all’emergenza sanitaria in atto.

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A questo punto è stato necessario l’intervento del Politecnico di Milano, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali che ha analizzato un campione delle mascherine e verificato l’idoneità e conformità dei dispositivi. Federfarma Lombardia ha poi ricostruito il prezzo al 31 dicembre 2019 e il Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, ha chiesto al Prefetto di Varese l’adozione del formale provvedimento di requisizione, con mandato al Comandante Generale della Guardia di Finanza, quale Soggetto Attuatore, ad eseguirla.

Il Prefetto di Varese ha così firmato il provvedimento di requisizione in proprietà delle 285mila mascherine chirurgiche (a questo punto considerate perfettamente valide), demandandone l’esecuzione alle Fiamme Gialle. I beni sono stati consegnati dai finanzieri bustocchi alla Prefettura e saranno destinati agli enti del territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Giugno 2020
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Matteo Beati

    Scusatemi ma forse ho capito male…

    1. Un imprenditore acquista delle mascherine dalla Cina in piena emergenza facendo quello che avrebbe dovuto fare lo Stato

    2. Arrivano senza Certificato di Conformità (come quelle di una nota politica italiana)

    3. Vengono testate dal Politecnico di Milano e ritenute idonee

    4. Invece di essere restituite al proprietario lo Stato le regala in giro per la Lombardia? ed in farmacia ci vendono pannolini e mutandine a 50 EURcent come fossero dispostivi medici?

    1. Roberto Morandi
      Scritto da Roberto Morandi

      Tutto esatto, ma va precisato il quarto punto: le mascherine sono state requisite, cioè acquistate (a prezzo prefissato) dallo Stato

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