Diffusione di internet in Lombardia: com’è la situazione?
La diffusione di internet è un punto strategico su cui lavorare ed investire per guardare al futuro, ed al presente, con ottimismo

La diffusione di internet è un punto strategico su cui lavorare ed investire per guardare al futuro, ed al presente, con ottimismo. Internet è, ormai, uno strumento fondamentale sia per la sfera privata che per quella lavorativa. Gli utenti non possono fare a meno dei tanti servizi della rete, pensiamo ad esempio ai social network, informarsi, fino ad arrivare alle attività ludiche e di intrattenimento più classiche come quello di giocare su siti come m.starcasino.it. Allo stesso modo le aziende non possono che sposare la rivoluzione industriale che si basa principalmente sull’utilizzo della rete e sulle tecnologie ad essa connesse.
La diffusione di internet in Lombardia
Dal punto di vista della diffusione della banda ultra larga, la Lombardia è una delle regioni italiane meglio messe. Nella regione, infatti, la quota di popolazione che ha accesso ai servizi internet con velocità di almeno 100 mb al secondo è già pari al 25 per cento. Si tratta del dato di gran lunga più elevato in Italia, e addirittura superiore al doppio della media italiana, ferma ad un 11 per cento.
I dati riferiti a maggio di quest’anno del Ministero per lo Sviluppo Economico, elaborati dall’Osservatorio per le micro e piccole imprese di Confartigianato Imprese Lombardia, mettono in luce l’evidenza del primato lombardo, cui tiene testa parzialmente soltanto il Lazio, che ha un grado di copertura della banda ultra larga pari al 21,6 per cento. Sul terzo gradino del podio ci sono Campania e Liguria, con una percentuale di copertura del 14 per cento.
Seguono, l’Emilia Romagna e il Piemonte (13 per cento), la provincia autonoma di Bolzano (7 per cento), la Sicilia (5,7 per cento), la Toscana (5,2 per cento), la Puglia (4,9 per cento), il Veneto (4,1 per cento), la Calabria (3,4 per cento), il Molise (2,1 per cento), l’Abruzzo (2 per cento), la Basilicata (1,7 per cento), le Marche e la provincia autonoma di Trento (1 per cento). Ferme a quota zero, il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, l’Umbria e la Val d’Aosta.
Per le aziende, come abbiamo detto, avere a disposizione una connessione veloce è stabile si traduce in una maggiore produttività e possibilità di competere sui mercati di tutto il mondo. Un’analisi dell’Istat mette in luce come nelle cosiddette “zone bianche”, ovvero quelle in cui la dotazione infrastrutturale per questo tipo di tecnologia è pari a zero e non sono previsti sviluppi nel corso dei prossimi tre anni, un’eventuale copertura porterebbe le realtà aziendali minori, quelle con meno di dieci addetti, ad aumentare il valore aggiunto della propria attività del 9 per cento nel settore del commercio e manifatturiero, dell’11 per cento in quello delle costruzioni e addirittura del 23 per cento nei servizi.
Banda ultra larga e smart working
Negli ultimi mesi il fenomeno dello smart working ha conosciuto un successo davvero enorme, a causa soprattutto dell’emergenza Coronavirus. Così la Lombardia ha avviato un piano che rende disponibili i collegamenti in fibra ottica nelle “aree bianche” di 168 comuni distribuiti sull’intero territorio regionale, che aumenteranno progressivamente nel corso delle prossime settimane, attraverso l’accensione di 470 armadi stradali collegati alla rete Fttc (Fiber to the cabinet).
L’iniziativa, che rientra nell’ambito di un importante programma nazionale, ha l’obiettivo di dare attuazione al Cura Italia per l’emergenza Covid-19 e alle misure urgenti di Agcom per potenziare le infrastrutture di rete e garantirne il funzionamento e l’operatività migliorandone la disponibilità, la capacità e la qualità, consentendo inoltre di rafforzare la rete gestendo i picchi di traffico di questa fase.
I 168 comuni della Lombardia già oggetto di questo intervento sono così distribuiti a livello delle singole province: Brescia 24, Bergamo 9, Como 19, Cremona 3, Lecco 3, Lodi 7, Mantova 6, Milano 28, Monza e della Brianza 14, Pavia 11, Sondrio 10 e Varese 34. La società, sulla base del programma di copertura, ha già «acceso» i servizi a banda ultralarga nei comuni che rientrano nella prima tranche di interventi, rendendoli disponibili sia alla clientela retail, sia a quella wholesale.
Un progetto molto importante, dunque, che consente a un sempre maggiore numero di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni di usufruire di servizi a banda ultralarga fino a 200 Mbps per soddisfare la crescente domanda di connettività nelle zone rurali e a bassa densità abitativa del Paese, anche nell’ottica di sostenere lo smart working.
La Lombardia si conferma una delle regioni più attente per quanto riguarda le nuove tecnologie e soprattutto per quel che concerne la diffusione di internet, divenuto ormai uno strumento fondamentale per l’economia della regione stessa.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Stefano64 su Neil Young torna dopo l'enorme successo di Harvest: ma non è il disco che tutti si aspettano
Alessandro Zanzi su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su La bibliocabina, la panchina e il cane che fa pipì. A Fagnano Olona scoppia la polemica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.