La riapertura delle frontiere raddoppia i voli di Malpensa
Lo scalo arriva a duecento movimenti giornalieri e si inserisce nelle stime di crescita che il gestore aeroportuale Sea aveva annunciato a metà mese puntando ad un milione di passeggeri ad agosto
Se la riapertura delle frontiere extra Ue per molti è simbolo di un ritorno progressivo alla normalità per la complessa macchina aeroportuale di Malpensa significa nell’immediato il raddoppio dei voli e un conseguente aumento di passeggeri sui quali, per ora, si possono fare solo delle stime.
L’Unione Europe riapre infatti le sue frontiere ma non a tutto il mondo: per ora solo una lista di 15 Paesi, tra cui la Cina, potranno entrare nel vecchio continente, e tra questi restano fuori gli Stati Uniti ma anche la Russia ed il Brasile.
L’Italia ha scelto la linea della prudenza, mantenendo in vigore l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per tutti i cittadini provenienti dai Paesi extra-Schengen. La misura si applica anche ai cittadini dei 14 Paesi individuati dall’Ue nella “lista verde”, da e per i quali ci si può muovere liberamente.
Nell’elenco degli ammessi ci sono l ‘Algeria, l’Australia, il Canada, la Georgia, il Giappone, il Montenegro, il Marocco, la Nuova Zelanda, il Ruanda, la Serbia, la Corea del sud, la Tailandia, la Tunisia e l’Uruguay, ma anche la Cina a condizione della reciprocità, e il Regno Unito, ancora considerato Europa. Si tratta di un elenco che verrà rivisto e aggiornato ogni 14 giorni.
Le ripercussioni positive sull’aeroporto di Malpensa sono immediate con i primi aumenti registrati dalle compagnie aere: Ryanair e Easyjet hanno già aumentato i loro voli. Turkish Airlines è già atterrata sulle piste della brughiera e si appresta a ripartire, si attende Tunisair.
L’aumento dei voli è un raddoppio che sfiora i duecento movimenti giornalieri e si inserisce nelle stime di crescita che il gestore aeroportuale Sea aveva annunciato a metà mese, «A luglio ci aspettiamo 600mila passeggeri, ad agosto un milione», aveva detto il Chief Operating Officer Alessandro Fidato. Un numero che oggi è un barlume di speranza per tutto l’indotto aeroportuale e turistico del Paese ma molto lontano dai 3,5 milioni di passeggeri mensili della scorsa estate.
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