Bambini, genitori, insegnanti: 3 consigli ciascuno per un buon anno scolastico

Le indicazioni dei pediatri per garantire un buon anno scolastico, che sia il più sereno e sicuro possibile

scuola coronavirus ripartenza

Il primo giorno scuola, oltre agli studenti, coinvolge anche genitori e insegnanti, tutti in prima linea nel far funzionare al meglio una scuola di cui si è sentita tanto la mancanza e che deve fare i conti con nuove regole per contrastare la pandemia.
Perché la ripartenza funzioni serve allora il contributo di tutti i soggetti che abitano la scuola e, per la prima volta, anche degli esperti di salute. Per questo i pediatri dell’Ospedale Bambino Gesù nella rivista “A scuola di salute“, hanno scelto di riassumere, al di là delle pagine dei “Patti di corresponsabilità” che ogni scuola sottopone ai genitori in questi giorni, il giusto atteggiamento da mettere in campo con tre indicazioni da seguire, ciascuno, nel suo ruolo, perché tutto vada per il meglio.

PER I GENITORI
Non trasmettere ansia ai bambini per le nuove regole scolastiche, ma cercare i canali di confronto più adatti, tra adulti e rappresentanti delle istituzioni, per fugare eventuali dubbi e ottenere tutti i chiarimenti del caso.
Aiutare bambini e ragazzi ad abituarsi alle nuove routine, anche inventando giochi (per i più piccoli) per abituarsi a lavare spesso le mani e a indossare e riporre con cura le mascherine.
Fare attenzione a eventuali segnali di stress e disagio dei figli: bambini e ragazzi hanno grandi capacità di adattamento e curiosità per le novità, ma in una situazione come questa di diffusa preoccupazione potrebbero sviluppare difficoltà del sonno (com’è accaduto a molti durante il lungo lockdown), cambi di alimentazione o eccessivo nervosismo. Tutti segnali di stress cui prestare attenzione per cercare di individuare, elaborare e quindi superare le ragioni di stress.

PER GLI INSEGNANTI
Raccontare a bambini e ragazzi le novità di quest’anno, coinvolgendoli nelle nuove pratiche e routine per renderli parte attiva della nuova realtà
– Trovare nuove forme di comunicazione non verbale (ad esempio prestando particolare attenzione ai gesti con le mani). Più i bambini sono piccoli e maggiore è la difficoltà di comprendere fino in fondo il linguaggio se non accompagnato dall’espressione del viso, parzialmente nascosto dalla mascherina. Il linguaggio del corpo, da sempre molto importante per i bambini, diventa allora ancor più fondamentale.
Ascoltare ogni possibile segnale di disagio per aiutare i bambini ad affrontare e quindi superare difficoltà e paure

PER GLI STUDENTI (BAMBINI E RAGAZZI)
– Ascoltare le indicazioni degli adulti, genitori e insegnanti
– Sentirsi parte di un gruppo che, insieme, cerca di proteggere tutti, soprattutto i più deboli
– Chiedere chiarimenti e fare domande agli adulti di riferimento, genitori e insegnanti, ogni volta che viene in mente un dubbio

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Pubblicato il 14 Settembre 2020
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