Il lavoro smart come nuova normalità
La pandemia del Covid-19 che ha cambiato inaspettatamente la vita di tutti nell’ultimo anno ha introdotto una nuova modalità di lavoro che, se ben fosse già utilizzata da pochi, non era poi così nota e considerata
La pandemia del Covid-19 che ha cambiato inaspettatamente la vita di tutti nell’ultimo anno ha introdotto una nuova modalità di lavoro che, se ben fosse già utilizzata da pochi, non era poi così nota e considerata. Lo smart working oggi fa parte della vita quotidiana non solo di molti lavoratori ma anche di tutta la categoria di studenti universitari e non. Se all’inizio e durante tutto il lockdown è stata una modalità risolutiva e necessaria per poter portare avanti il lavoro di molti, consentendo, da una parte, alle aziende di proseguire il proprio business e, dall’altra, ai dipendenti di continuare a mantenere la propria sicurezza economica in base allo stipendio mensile su cui contavano, ad oggi è diventato un vero e proprio modo differente di lavorare che si è affermato nella maggior parte degli ambienti di lavoro di tutto il mondo.
I workspace ibridi ormai sono la nuova normalità e per affrontare questo cambiamento tutti si sono dovuti adeguare munendosi, per chi ancora non ne era in possesso, di un computer portatile per sopperire a questa nuova richiesta del mondo del lavoro. Va da sé che questo cambio di rotta drastico abbia stravolto gli equilibri e le abitudini di coloro che ne sono stati coinvolti in prima linea.
La modalità di lavoro più flessibile ha avuto i suoi pro e contro: da una parte, la comodità di poter lavorare da casa con il proprio pc o in qualunque posto uno si trovi, ha permesso a molti di poter sfruttare un pò di più l’ambiente familiare e il tempo con propri cari o, ancor meglio, di godersi un lungo soggiorno nelle seconde case lontani dal traffico e dal rumore delle città; dall’altra, la necessità assoluta di essere muniti degli strumenti tecnologici adatti a questo compito.
Chi è entrato ormai a pieno regime nel mondo del lavoro smart è alla ricerca di computer veloci e comodi che possano accompagnare chi li utilizza in ogni dove permettendogli di sfruttare il vantaggio di non dover essere bloccato in ufficio e che siano funzionali e affidabili per le competenze professionali delle più svariate categorie di aziende che hanno abbracciato questo nuovo tipo di lavoro.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.