Secondo tampone negativo per Ferrero, ma non è detto che domenica giochi
Buona notizia per il capitano della Openjobmetis e per il vice allenatore Cavazzana. Il giocatore però resta in dubbio per il derby con Cantù: ecco perché
La buona notizia del giorno, in casa Pallacanestro Varese, è che sia Giancarlo Ferrero sia Vincenzo Cavazzana sono risultati negativi per la seconda volta in pochi giorni al tampone per il Covid-19. La notizia meno buona (non usiamo il termine cattiva, piuttosto diciamo “conseguente”) è che non è detto che il capitano biancorosso possa scendere in campo domenica sera, a Masnago, nel derby contro Cantù.
Il comunicato ufficiale della società recita le seguenti parole:
«Pallacanestro Varese comunica che anche i secondi tamponi di controllo effettuati nella giornata di ieri da Giancarlo Ferrero e Vincenzo Cavazzana sono risultati negativi. Il reintegro in squadra del capitano biancorosso e dell’assistente di coach Bulleri sarà subordinato all’espletamento delle procedure sanitarie previste dai protocolli».
L’ultima parte fa riferimento ai passaggio sanitari e burocratici necessari per terminare la quarantena – lo stato in cui si trovano sia il giocatore sia il vice-allenatore – e quindi per riprendere la normale attività sia in campo sia in panchina. Ferrero e Cavazzana fino a ora non sono tornati in palestra e stanno rispettando l’isolamento domestico, anche perché stanno bene.
Prima di tornare sul parquet, Ferrero dovrà rifare gli esami per ottenere l’idoneità agonistica obbligatoria per legge, senza la quale non si può andare a referto. Poi la guarigione dovrà essere certificata dalle autorità sanitarie di competenza: in teoria, se il documento arrivasse anche all’ultimo momento, il capitano potrebbe giocare la prossima partita (al netto dell’ottenimento dell’idoneità). Altrimenti sarà costretto a saltare il secondo match consecutivo dopo quello di Bologna contro la Fortitudo.
In tutto questo, vale la pena ricordare che venerdì l’intero “gruppo squadra” dovrà sottoporsi a un nuovo tampone, perché il protocollo adottato da Legabasket prevede appunto questo tipo di esame due giorni prima di una partita. Ciò vale per tutte le formazioni iscritte alla Serie A: in caso di una o più positività, i giocatori coinvolti vengono messi in quarantena e non possono partecipare alla gara.
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