La sindaca: “Lettere anonime inviate a casa, per intimidire”

Post facebook, ora un incendio su cui fare chiarezza. E soprattutto le lettere anonime: "Non ci sono minacce, ma le hanno spedite al domicilio di più persone: è la modalità che è intimidatoria"

Lonate Pozzolo generica

È una giornata particolare, a Lonate Pozzolo. Sui social – ma anche in piazza – tiene banco la notizia dell’incendio in un magazzino edile avvenuto nella sera di lunedì. Eppure già in questi giorni Lonate era tornata alla ribalta, anche fuori dagli stretti confini locali, per l’episodio di intimidazione ai danni degli amministratori (di maggioranza ma anche di minoranza).

«C’è un clima non sereno» dice – mantenendo una certa prudenza verbale – la sindaca Nadia Rosa, che sabato ha voluto denunciare pubblicamente l’arrivo delle lettere anonime inviate agli indirizzi di casa degli amministratori.

Nel post che ha pubblicato su Facebook cita tra i destinatari anche assessori (dunque di maggioranza), ma anche consiglieri comunali di minoranza: quante sono le persone che hanno ricevuto la lettera?
«Le lettere stanno ancora arrivando. Fino ad ora l’hanno ricevuta tutti i membri della giunta tranne un assessore, alcuni consiglieri di maggioranza, più due di minoranza. A questi si aggiunge quella inviata a me a casa e quella inviata in Comune “alla sindaca del Comune Nadia Rosa”, che è stata protocollata»

Per quanto lei sappia, sono identiche?
«Sì, sono tutte uguali. Scritte a computer»

A cosa fanno riferimento gli insulti ricevuti? Ci sono anche minacce esplicite?
«Non ci sono minacce, ci sono invece accuse pesanti e diffamatorie. È la modalità che è intimidatoria, scrivendo al domicilio delle persone, diffamando la giunta, i consiglieri e anche alcuni dipendenti del Comune»,

Dopo la puntata di Report che ha toccato il tema dei rapporti tra politica e ndrangheta in Lombardia è intervenuta dicendo che a Lonate si sta provando a cambiare ciò che “prima era la norma”. C’è stata l’impressione che questo passaggio abbia rialzato l’attenzione sul fenomeno?
«Ci stiamo facendo tutti un sacco di domande, dopo le lettere. Ci sono tante possibilità sul piatto sui motivi o gli autori: di certo non crea una atmosfera serena nelle persone. È un episodio grave, anche se avessero mandato un foglio bianco a casa di ognuna delle persone. Poi è chiaro che partiamo con un certo retroterra che richiede attenzione».

Nelle settimane passate sono stati pubblicati alcuni post che hanno insinuato che dietro alla legittima candidatura di Modesto Verderio alle elezioni 2018 ci fosse un “voto di scambio”. Anche lui ha ricevuto lettere? Quanto meno se gliel’ha comunicato…
«No, almeno che io ne sappia. Nella lettera è  invece citato. A Lonate è partita una campagna diffamatoria, vengono nominate le persone, si lanciano accuse: io l’ho letto come un tentativo di fare confusione. Si cerca di far passare il messaggio: “Rubavano quelli di prima, rubano anche adesso, non cambia niente”. Di certo in paese c’è un clima non sereno»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2020
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