Metalmeccanici in sciopero per il contratto nazionale

Giovedì 5 novembre, Metalmeccanici in sciopero per il contratto nazionale di lavoro

sciopero dei metalmeccanici 2019

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Fim Fiom Uilm

Le associazioni padronali di aumenti salariali non vogliono neppure discutere. Per Federmeccanica a Assistal i metalmeccanici non meritano altro che quel che scaturisce dal meccanismo di rivalutazione dei minimi contrattuali legato esclusivamente al tasso di inflazione registrato a consuntivo: meno di 40 euro, una miseria. Eppure, anche in questi difficili mesi, i metalmeccanici hanno difeso l’interesse generale del Paese.

«Federmeccanica e Assistal – dichiarano Christian Gambarelli, segretario generale Fim Milano Metropoli, Roberta Turi, segretaria generale Fiom Milano e Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano, Monza, Brianza – devono riconoscere il valore delle lavoratrici e dei lavoratori. Quelle lavoratrici e quei lavoratori che, già prima della pandemia, vivevano una condizione difficile sul piano economico e occupazionale, tra i salari più bassi di Europa (che inoltre subiscono un insostenibile prelievo fiscale) e imprese che delocalizzano e licenziano. Quelle lavoratrici e quei lavoratori che con grande senso di responsabilità hanno garantito i servizi essenziali a questo paese anche nei giorni drammatici del lockdown.

Federmeccanica ed Assistal pretendono che il futuro CCNL sia a loro esclusiva immagine e somiglianza, utilizzando cinicamente l’emergenza sanitaria per azzerare qualunque vera discussione. Così non va. Fim, Fiom e Uilm sono disponibili a riprendere il negoziato, ma su presupposti e merito totalmente diversi da quelli assunti da Federmeccanica e Assistal.

A sostegno della Piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNL, che le lavoratrici e i lavoratori hanno approvato con il voto, e a un anno esatto dall’apertura del negoziato, giovedì 5 novembre i metalmeccanici di Milano e Provincia, così come quelli dell’intero paese scendono in sciopero per 4 ore.

In alcune aziende del nostro territorio – comunicani i tre segretari generali – le lavoratrici e i lavoratori incroceranno le braccia per 8 ore. E’ il caso: della Lottomatica e della Univer di Milano; della Emerson di Bussero; della Bcs Mosa di Cusago; dell’Eurotranciatura e della Galvan di Baranzate; della Mapal e del Gruppo Aturia di Gessate; della Kone Spa e della Kone Industrial di Pero; della Ametek di Peschiera, della Hyster Yale di Masate e della Mattei di Vimodrone.

Siamo consapevoli – concludono Gambarelli, Turi e Sarti – che questa è una fase complicata, ma proprio per questo crediamo che vada affrontata riconoscendo alle lavoratrici e ai lavoratori diritti, salario e dignità”.

Per domani, giovedì 5 novembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 è in programma un presidio davanti ad Assolombarda in Via Pantano. Ma visto il nuovo Dpcm, siamo in attesa di capire se la Lombardia sarà considerata zona rossa con le relative limitazioni di legge. Al momento, quindi, confermando la mobilitazione dei metalmeccanici e lo sciopero, non sappiamo se sarà possibile e in quale forma potrà svolgersi l’evento davanti ad Assolombarda. In caso vi informeremo appena possibile di eventuali iniziative alternative.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Novembre 2020
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