700 milioni per asili nido, scuole materne e centri polifunzionali. Gadda (Iv): “Sulla strada giusta”
Positivo il commento della deputata fagnanese di Italia Viva che fa un appello ai comuni affinchè sfruttino questi fondi: «Facciamolo per i nostri bimbi e ragazzi che stanno pagando un prezzo troppo alto»

Il ministero della famiglia ha appena pubblicato l’avviso pubblico che mette a disposizione dei comuni i primi 700 milioni di euro dei 2,5 miliardi previsti fino al 2034, per riqualificare, mettere in sicurezza o anche costruire ex novo edifici di proprietà comunale destinati a nidi, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alle famiglie.
«É la strada giusta, alle famiglie servono servizi territoriali per conciliare progetti di vita e lavoro, e in questo gli enti locali avranno un ruolo attivo con risorse vere da spendere. Si tratta della prima tranche dell’investimento di 2 miliardi e mezzo su cui Italia Viva ha sempre messo priorità, e grazie alla ministra Elena Bonetti ne vediamo rapida attuazione», così Maria Chiara Gadda, deputata e componente della cabina di regia nazionale di Italia Viva.
«Servizi alle famiglie, ma anche un fortissimo volano economico per l’indotto generato da investimenti pubblici di qualità, soprattutto nelle periferie urbane e nelle aree svantaggiate dove mancano tanti servizi. Questo bando é un tassello fondamentale del family act, che ha dell’Assegno unico e universale, ma anche nell’investimento strutturale in servizi educativi e polifunzionali, il suo elemento distintivo» – prosegue la deputata fagnanese.
I comuni potranno presentare i progetti dal 24 marzo al 21 maggio 2021, utilizzando la piattaforma “Edilizia Scolastica”: «Conto davvero che i comuni possano cogliere con entusiasmo questa opportunità, perché l’emergenza che stiamo vivendo sta acuendo i divari sociali. I nostri bimbi e i ragazzi stanno pagando un prezzo troppo alto, abbiamo bisogno di attivare strumenti innovativi e capillari per riattivare le relazioni sociali e servizi educativi adeguati alle loro esigenze», conclude.
Nel dettaglio i 700 milioni sono così ripartiti:
– 280 milioni riguarderanno gli asili nido;
– 175 le scuole dell’infanzia;
– 105 i centri polifunzionali per servizi alla famiglia;
– 140 milioni la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati.
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