Bullismo un problema di sempre, un problema di tutti

L'incontro con gli esperti promosso dai genitori e dalla Commissione Salute del Ic Campo dei Fiori, patrocinato dai Comuni di Barasso, Casciago, Comerio e Luvinate

Serata sul bullismo Ic Campo dei Fiori

L’Istituto Comprensivo “Campo dei fiori” non ha voluto rinunciare alla quinta edizione del ciclo di appuntamenti serali “Un giro della salute a 360 gradi” inaugurato online dall’incontro di venerdì 12 marzo intitolato “Bullismo un problema di sempre, un problema di tutti – Stiamo attrezzando noi e i nostri ragazzi a saperlo affrontare?”.
Ci si è interrogati sul tema del bullismo con l’aiuto della psicopedagogista Daniela Cosco e della responsabile per il Cyberbullismo, Cittadinanza e Legalità dell’Ufficio scolastico territoriale (ex Provveditorato), Lelia Mazzotta.

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I VIDEO

Durante la serata diversi sono stati i momenti di condivisione di progetti, proposte e buone pratiche.
Le relazioni di apertura e chiusura delle due specialiste hanno accolto, come vero centro pulsante della serata, i video realizzati dai ragazzi di quinta della scuola primaria di Comerio e della classe seconda della scuola secondaria di primo grado di Casciago nell’ambito del progetto #Like for life (Bullout-Regione Lombarda) ed il racconto dei laboratori attuati nell’ambito del progetto “Di pari passo-Progettare la parità in Lombardia 2019” realizzato da EOS-Varese (Essere Ovunque Soggetti).

I video realizzati dai ragazzi con alcuni insegnanti, guidati da due esperti della cooperativa Totem, Michele Orlandi e Massimo Lazzaroni, sono il frutto di un percorso che ha visto i ragazzi in una prima fase, ragionare e confrontarsi sull’argomento, per poi trasformare le proprie riflessioni in un video sul tema del bullismo che li ha visti protagonisti nell’ideazione, nella scrittura e nella realizzazione del lavoro: un’esperienza entusiasmante e profonda che ha lasciato il segno.
I due video (Lo sfigato – su bullismo e amicizia – e  Quello che c’è dietro, visibili nel canale youtube di Totem) in poco più di un anno hanno avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni e moltissimi commenti, questo a testimonianza di quanto siano coinvolgenti e di quanto i ragazzi si rispecchino in situazioni simili.

Un altro breve video ha permesso di ripercorrere in pochi minuti gli emozionanti momenti di riflessione e le performance artistiche che, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sono stati messi in campo fin dal 2017 dalla scuola secondaria di 1^ grado di Villa Valerio e che il 25 novembre 2020 hanno coinvolto tutti i plessi dell’Istituto. Un video che parla di bellezza, amore, solidarietà: una dedica profonda e sentita a tutte le donne.

ADULTI PRESENTI

La dirigente Claudia Brochetta sottolinea: ”Con questo incontro abbiamo voluto non solo presentare le diverse attività che i Docenti svolgono con gli alunni per aiutarli a comprendere e a prevenire l’odioso fenomeno del bullismo, ma soprattutto sottolineare quanto sia importante la collaborazione tra tutti i soggetti che hanno a cuore la crescita dei ragazzi (scuola, famiglie, istituzioni). I ragazzi non devono mai sentirsi soli, devono sapere che ci sono adulti attenti e pronti ad aiutarli: il primo intervento che possiamo mettere in atto è proprio questo, mandare un messaggio di attenzione, disponibilità all’ascolto e fiducia. Per questo è anche importante capire che la collaborazione, la solidarietà e l’empatia sono le prime e forse più efficaci risorse per sconfiggere chi vuole in vario modo prevaricare ed umiliare gli altri.”

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Michela Prando di EOS-Varese con Marco Bernardi della cooperativa L’Aquilone spiegano: “Il progetto Di Pari Passo-progettare la parità in Lombardia 2019- ha coinvolto le classi terze della Scuola Secondaria Di I Grado “Villa Valerio” di Casciago. Partendo dagli stereotipi di genere che ogni ragazzo/a ha riconosciuto di avere, siamo arrivati alla violenza di genere attraverso la storia di Arturo e Clementina dove i ragazzi e le ragazze hanno dapprima riconosciuto le emozioni che provano i due personaggi nelle diverse fasi della loro storia e poi con un lavoro di gruppo hanno scritto il finale. Successivamente hanno trovato le parole belle, quella di una relazione positiva: sempre profonde e significative le riflessioni dei ragazzi e delle ragazze. Un lavoro fra cultura ed emozioni”.

Per i più piccoli delle scuole materne e delle prime classi delle scuole primarie si è svolto lo spettacolo “Arcobaleni” sulla parità di genere attraverso la magia delle bolle di sapone e dei colori.
Proprio in queste settimane il progetto sta coinvolgendo gli insegnanti in una formazione ah hoc sulla parità di genere e la violenza, formazione a cui hanno aderito 38 plessi scolastici e 130 insegnanti.
A maggio in Villa Tatti a Comerio ci sarà l’evento finale del progetto con la presentazione dei libri, ben otto, che il Liceo Artistico ha creato per i più piccoli delle materne e delle elementari e lo spettacolo “Le donne di Dante” a cura dei Liceo Manzoni.”

FAMIGLIA E SCUOLA INSIEME

Lelia Mazzotta nel suo intervento ha sottolineato: “Occorre tornare a lavorare tutti insieme per una Comunità Educante. Il prof. Lancini afferma provocatoriamente che “Bisognerebbe che i genitori amassero un po’ di più anche i figli degli altri”. Famiglia e Scuola insieme, quindi, con tutte le altre realtà educative del territorio che vedono protagonisti i nostri ragazzi (Enti Locali, Oratorio, Società Sportive, Associazioni) e in collaborazione con le Forze di Polizia, i servizi minorili e l’Autorità Giudiziaria. Un imprescindibile lavoro di rete, occasione per fare formazione, per aiutare i ragazzi ad apprendere, dentro e fuori la Scuola, in una relazione educativa-formativa più ampia, capace di proiettarli verso il futuro”.
“Di cosa parliamo esattamente? – ha aggiunto –Che cosa sono davvero i fenomeni di cyberbullismo e bullismo e quando non lo sono? Quando preoccuparsi e chi è responsabile? Con quali modalità far fronte all’eventuale emergenza e come trattare i diversi protagonisti, specie in caso di fatto grave? Chi fa che cosa? Momenti di confronto come quello di questa sera sono fondamentali, ottime occasioni per riflettere insieme, nella specificità dei rispettivi ruoli, con diversi professionisti uniti per la tutela dei minori, “tracciando i binari” di incisive azioni condivise.”

Spiega la psicopedagogista Daniela Cosco: ”Da decenni il bullismo è un fenomeno che si insinua in tutti gli ambienti comunitari e consente a dei “potenti impotenti” di vittimizzare i più deboli e vulnerabili, utilizzando la più meschina delle strategie: la prevaricazione. Anche il bullismo come altre forme di abuso ha una regola importante da rispettare: il silenzio. Non ci sono parole della “vittima” che si arrende in silenzio alla sopraffazione, diventando oggetto di scherno con una forte e potente compromissione del proprio modello di autostima; non ci sono parole del “bullo” che non sa raccontare la sua vulnerabilità spesso risultato di storie di vita dall’avvio problematico e dalle poche risorse emotive ed educative; non ci sono nemmeno parole di coloro che dovrebbero occuparsi della crescita e dell’educazione. Molti adulti, infatti, preferiscono non immischiarsi nelle storie di bullismo, considerandolo questioni di poco conto oppure necessari esercizi di sopravvivenza al quale il debole deve sottoporsi per diventare un adulto capace di navigare nelle tempeste della vita. Possiamo dire che anche oggi, gran parte delle prepotenze che avvengono fra ragazzi\ragazze sono celate agli adulti e invisibili ai loro occhi, poco allenati al riconoscimento e alla condivisione delle emozioni”.

“Tuttora ci sono scuole che vivono in un clima di prepotenze diffuse senza metterle e mettersi in discussione – ha aggiunto – attendendo l’evidenza estrema, l’urgenza prima di intervenire; e l’eccezionalità e l’urgenza sono cattive consigliere della gestione dei conflitti e dell’educazione dei bambini e dei ragazzi. Il coinvolgimento attivo dei genitori in famiglia e nella scuola, rappresenta una risorsa fondamentale e un alleato basilare per chiunque lavori con i bambini e gli adolescenti nella dimensione educativa. La famiglia infatti, oltre ad essere il nucleo entro il quale uno stile di comportamento si struttura e cresce, può divenire il nucleo dove tale stile può modificarsi e diventare più funzionale ed adeguato. La qualità di relazione tra genitori e figli, i valori educativi trasmessi, ma anche i modelli di comportamento osservati in famiglia assumono, infatti, un ruolo fondamentale nella costruzione di uno stile di comportamento replicabile in casa, così come a scuola e fra il gruppo di pari.”

L’iniziativa, promossa dalla Commissione Salute del Ic Campo dei Fiori è patrocinata dai Comuni di Barasso, Casciago, Comerio e Luvinate e sostenuta dalle Associazioni Genitori dei sei plessi.

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Pubblicato il 17 Marzo 2021
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