Enrico Letta: “Non vi serve un nuovo segretario ma un nuovo Pd”

Assemblea in diretta con l'insediamento del nuovo segretario. E' stato eletto con 860 voti favorevoli

Generica 2020

«Sono stati giorni complessi e complicati. Ringrazio e saluto Nicola Zingaretti: a lui mi lega lunga e grande amicizia. Un rapporto importante di sintonia. Abbiamo fatto tante cose insieme e tante cose insieme faremo. Ti ringrazio di avermi cercato: lavoreremo insieme, è un onore succederti. Abbiamo un carattere abbastanza simile, ci capiamo al volo». Così Enrico Letta ha aperto oggi, domenica 14 marzo, il suo intervento all’assemblea del Pd. Unico candidato alla segreteria del Pd, l’assemblea si è svolta in streaming sulla pagina facebook del partito democratico. Tantissimi i temi trattati: al centro i giovani, il lavoro, la pandemia e la partecipazione. Letta è stato eletto con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti

Agorà democratiche in autunno: «Lunedì presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli: ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea», ha sottolineato Letta spiegando cosa intenda fare per far ripartire il dibattito interno. «La parola chiave – ha aggiunto – è partecipazione, se mi eleggerete sulla partecipazione lavorerò come segretario. E poi l’idea di mettere insieme l’anima e il cacciavite. La nostra politica deve essere questo. Metterle insieme e non staccarle mai».

La parte iniziale del discorso è stata dedicata all’emergenza in cui vive il Paese a causa della pandemia. «Mi viene in mente la frase di Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio fra giovani e anziani – ha detto Letta prendendo la parola – Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa». Non solo. È fondamentale per Enrico Letta «fare un partito che abbia le porte aperte. L’apertura sarà il mio motto: spalanchiamo le porte del partito».

Il cambiamento climatico, la pandemia, la protezione dei dati personali, sono i tre punti su cui Letta ha detto occorre porre attenzione, ma non solo.

Uno dei punti toccati ha riguardato la parità di genere: «Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema. Io metterò al centro il tema delle donne: è “assurdo” che sia un problema. Quello della rappresentanza di genere “è un problema non solo nostro. E’ un problema generale ed è un problema assurdo».

Scelgo il partito con i giovani nel cuore  ha poi aggiunto: «Io scelgo il partito e io ci sono perché ritengo che questa sia la sfida essenziale. Arrivo a questa candidatura con i giovani nel cuore. Lo ribadisco perché è ciò che mi ha cambiato la vita in questi anni», ha continuato. «Dobbiamo essere il partito dei giovani. Se non riusciremo a coinvolgere i giovani io avrò fallito il mio obiettivo. Voglio mettere in piedi una Università democratica, mettere insieme tutte le energie e le forze che dobbiamo avere» –  ha continuato. «Farò una battaglia per il voto ai 16enni, anche se divisiva, complicata, ma dobbiamo allargare il peso dei giovani nella società».

L’altro grande impegno è quello dell’Europa Sociale. «Non dobbiamo lasciare nessuno da solo, il mondo degli esclusi è quello su cui dobbiamo lavorare di più. L’Europa dei diritti è il nostro orizzonte e il nostro tratto distintivo».  E sulla politica interna: «Sui territori dobbiamo rilanciarci come il partito della prossimità. Siamo diventati il partito delle ztl  ma dobbiamo sfidare la Lega sul territorio, nostro campo da gioco. Nella mia segreteria indicherò un responsabile delle politiche della prossimità, missione trasversale che riguarderà tutti i temi», ha detto Letta. Per nuovo centrosinistra Letta intende “parlare con tutti” nelle prossime settimane, da Leu a Matteo Renzi, per costruire il centrosinistra che poi dovrà andare “all’incontro i 5 stelle”, perché senza coalizione si perde. «Ad aprirci ci si guadagna sempre, ha detto. Parlerò nelle prossime settimane con tutti coloro che fuori dal Pd possono essere interessati a un dialogo e a un linguaggio comune per arrivare a un risultato alle prossime elezioni: Roberto Seranza, Emma Bonino, Carlo Calenda, Matteo Renzi. Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso. Questo incontro con 5 stelle è un incontro che dobbiamo fare sapendo che non sappiamo ancora come sarà questo 5 stelle guidato da Conte. Andiamo con rispetto e con grande attenzione. Sarà un rispetto e un’attenzione che penso sarà tipica del nostro partito».
«Dobbiamo avere tanto filo da tessere. Dobbiamo essere un partito forte e unito, con una logica espansiva. Sennò non ce la faremo. Quello che sto proponendo è un percorso difficile, molto ambizioso. Ma per me Pd non sarà mai un piccolo partito marginale, o ha l’ambizione di costruire la coalizione che vince e guida il paese oppure perde la sua ragione di essere».

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Pubblicato il 14 Marzo 2021
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